Mutuo casa, i tassi da evitare: c’è di meglio

Sono i tassi d’interesse a fare la differenza sul finanziamento e per mantenere conveniente l’acquisto della casa. Quali cautele adottare

Mutuo tassi più convenienti
Mutuo (Foto Adobe)

Un contratto di mutuo è forse il contratto finanziario più importante che si possa sottoscrivere nella propria vita, tenendo in considerazione l’alto importo erogato dalle banche e l’ampia durata per la quale si estende, tra i 20 e 25 anni in media. È importante più che mai vagliare le proposte offerte dal mercato e mantenere vigile l’attenzione per tutta la vita del finanziamento, nel corso della quale i tassi di interesse cambiano sotto l’influenza degli eventi economici mondiali.

Sono infatti gli interessi di interesse che decretano nel tempo la convenienza o meno di un finanziamento e, più astrattamente, la convenienza del periodo scelto per l’acquisto di una casa. Il potenziale titolare del prodotto sarà quindi chiamato ad un’analisi preliminare, mentre da parte dell’istituto di credito, vi sarà una valutazione delle coperture economiche e delle garanzie del suo cliente, ma non ignorerà il suo grado di responsabilizzazione e – perché no – il suo grado di conoscenze finanziarie verso l’impegno che sta per assumersi a lungo termine.

Mutuo casa, quali cautele assumere verso alcuni tassi di interesse

Mutuo tassi meno convenienti
Mutuo (Foto Adobe)

I tempi attuali sono, purtroppo, un buon test per seguire l’andamento del proprio mutuo ed eventualmente sottoporlo ad una revisione. L’importante innalzamento dell’inflazione sta incidendo sul costo dei mutui a tasso fisso; chi ha sottoscritto oggi un mutuo ventennale, ha visto il tasso Eurirs raddoppiato rispetto al mese di gennaio scorso: dallo 0,6% all’1,40%. Una condizione che tranquillizza soltanto i sottoscrittori di gennaio che pagano una rata rimasta fissa.

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Il periodo di sottoscrizione va considerata una variabile fondamentale se si vuole ottenere un mutuo che non riservi sorprese nel futuro. Ad esempio, l’odierna inflazione rischia di contagiare anche i contratti di mutuo a tasso variabile, in quanto si potrà assistere all’aumento del tasso Euribor deciso della BCE, in previsione del rialzo del costo del denaro intorno al mese di settembre prossimo.

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Anche se attualmente il rischio è quello di aderire a un tasso di interesse fisso sfavorevole, si ha comunque la garanzia che domani la rata non cresca; quindi, una buona pratica sarebbe quella di passare al fisso il proprio mutuo a tasso variabile, ma non bisogna escludere la possibilità di trasferire il mutuo presso un altro istituto bancario che offra condizioni più convenienti.

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