A partire dal 1 maggio cambiano le regole di contrasto al Covid-19. Tuttavia, restano in vigore diversi obblighi
Firmata l’ordinanza dal ministro della Salute Roberto Speranza. Il Governo ha deciso quali misure prendere per proseguire il contrasto alla pandemia a partire dal 1 maggio. Il Governo era chiamato a dare nuove indicazioni alla cittadinanza circa le restrizioni da conservare e le norme relative al contenimento del contagio da Covid-19.
Il clima e l’efficacia dei vaccini favoriscono un contenimento dei contagi e, soprattutto, dei ricoveri. In rapporto con i contagi, il numero dei ricoveri rimane sotto controllo. Il clima favorevole, che spinge alla vita sociale all’aperto, unito all’efficacia dei vaccini, comportano molte meno ospedalizzazioni in rapporto al numero di positivi rispetto ad altri periodi della pandemia.
Per quanto riguarda le nuove norme in vigore dal 1 maggio in riferimento alle mascherine Ffp2, ecco cosa cambia. Resta l’obbligo del dispositivo per l’accesso ai mezzi di trasporto, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso e quindi: in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo.
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Queste norme sono valide dal 1 maggio al 15 giugno. Poi ci sono altri casi in cui l’uso delle mascherine, non necessariamente di tipo Ffp2, è solo raccomandato. Si tratta delle messe, dei centri commerciali e, comunque, nei luoghi dove si creano degli assembramenti. E’ obbligatorio indossare le mascherine in ospedali ed Rsa.
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Per quanto riguarda gli altri luoghi di lavoro, sia nel pubblico che nel privato è solo raccomandato l’uso della mascherina. Tuttavia, il datore di lavoro potrà avere la facoltà di dare proseguimento alle norme in vigore fino al 30 aprile, nel caso lo ritenga opportuno. L’ordinanza ricorda anche che non hanno l’obbligo di indossare le mascherine le seguenti categorie:
“i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva”.