Coloro che soddisfano delle determinate caratteristiche di reddito e non solo possono concorrere per ottenere una casa popolare
Lo Stato italiano mette a disposizione delle persone che non possono permettersi una abitazione propria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Questi alloggi, conosciuti come case popolari spettano a persone non abbienti o che, a causa delle proprie condizioni psicofisiche, vivono in una situazione di precarietà.
Le case popolari sono quindi assegnate dall’amministrazione pubblica solo a persone che hanno determinati requisiti tra cui quelli di reddito. Le case popolari possono essere attribuite solamente per bando pubblico e soltanto agli individui in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dal bando stesso. Vediamo quali sono allora i requisiti per ottenere una casa popolare, inclusi quelli reddituali.
Per poter ottenere una casa popolare bisogna avere dei requisiti fondamentali stabiliti dall’articolo 5 della L.R.L. 10/2004 e vari requisiti relativi al nucleo familiare. Innanzitutto bisogna essere cittadini italiani o di altro Stato dell’UE ed avere la propria attività lavorativa nel comune di residenza. Ci sono poi altri requisiti reddituali come la situazione ISEE.
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Per ottenere la casa popolare l’ISEE dell’intero nucleo familiare non superiore a 16.674,17 euro. Sono inoltre ammessi anche i nuclei familiari monocomponenti che hanno un ISEE non superiore a 20.270,56 euro. Ai fini della partecipazione al bando di assegnazione la situazione reddituale valutata è quella che risulta dall’ultima dichiarazione presentata ai fini fiscali alla data di pubblicazione del bando stesso.
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Per poter ottenere l’alloggio, poi, non bisogna avere diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare in abito territoriale e provinciale. Non bisogna nemmeno avere diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su uno o più beni immobili ubicati in qualsiasi località del territorio nazionale il cui valore complessivo di riferimento, ai fini dell’applicazione dell’Imposta Municipale Unica (IMU), sia superiore a € 104.278,95.
Infine non bisogna aver subito un provvedimento amministrativo di annullamento o di decadenza dall’assegnazione nei cinque anni antecedenti l’emanazione del bando e non aver occupato abusivamente un alloggio pubblico nei cinque anni antecedenti l’emanazione del bando.