Da questo mese, le nuove regole abbattono drasticamente l’uso del green pass, rafforzato o meno, presso i luoghi pubblici. Quali le novità
È arrivato il mese di maggio, siamo nel pieno della primavera; ci si augura che oltre al bel clima e alla fioritura, possiamo vivere una reale primavera interiore, dopo più di due anni dall’inizio dell’emergenza sanitaria, con annessi confinamenti e obblighi sanitari. Non sarà dunque difficile fare nostre le novità che questo mese porta con sé in materia di regole e obblighi a cui ci siamo da tempo abituati, volenti o nolenti.
L’oggetto della questione riguarda il Green Pass, nel pieno della sua stagione, esibito ovunque gli spazi fossero stati di pubblica fruizione, ma soprattutto una vera e propria “patente” vaccinale per poter circolare – liberi e autorizzati – nei luoghi della nostra professione, dei nostri interessi, della nostra vita. È uno strumento che non ha potuto fare a meno di evitare critiche e controversie, ma il QR code è divenuta l’ennesima “password” per accedere nelle stanze della collettività, ma privilegiando l’etica inevitabilmente severa della sicurezza.
Green pass, dove non bisogna più mostrarlo e dove proseguirà l’obbligo
Dal 1° maggio 2022 sono entrate in vigore le nuove regole che riguardano l’obbligo di esibire il green pass presso i luoghi pubblici. Si tratta di regole già preannunciate con il decreto del 24 marzo scorso e oggi giungono finalmente alla loro attuazione; infatti, sebbene l’attenzione istituzionale sull’evolversi della curva dei contagi sia costante, si volta straordinariamente pagina, con un’attuazione ben immediatamente visibile.
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Sia nella “versione” base sia in quella rafforzata, decade l’obbligo di green pass per entrare nei luoghi di lavoro. Analogamente, questa volta nelle veste di consumatori e avventori, niente QR Code nei ristoranti (dove i datori. di lavoro, però, possono decidere di mantenerne l’obbligarietà per i loro dipendenti), supermercati, negozi, o bar, oppure raggiungere senza più riconoscimenti le sedie di vellute dei luoghi della cultura, cinema e teatro; e via libera per assistere agli eventi sportivi.
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Niente certificazione nemmeno per alberghi e altre strutture ricettive, nonché sui mezzi di trasporto. I viaggiatori debbono comunque attenersi alle regole, spesso diverse, dei Paesi di destinazione; in ogni caso, per l’ingresso nei Paesi dell’Unione Europea, il green pass “base” sarà ancora necessario. La vera ed importante eccezione è rappresentata dalle RSA, dove permane l’obbligo del green pass rafforzato fino al 31 dicembre di quest’anno per far visita ad amici e parenti. Non ci rimane ora che l’abbandono delle mascherine, ma in questo, l’attesa è ancora lunga.