Il canone Rai sarà pagato per l’ultimo anno insieme alle bollette dell’energia elettrica. Ecco chi rischia di pagare il doppio
Il canone Rai è il tributo imposto ai contribuenti sul possesso di un apparecchio televisivo o di ogni altro apparecchio dotato di sintonizzatore. E’ un’imposta che maschera sostanzialmente una tassa visto che al contribuente si chiede sostanzialmente di pagare una somma annua per il servizio reso dalla tv pubblica.
Esistono dei casi di esenzione dall’imposta. Intanto, non è necessario pagare il tributo se non si possiede un televisore o un altro apparecchio dotato di sintonizzatore. Per ottenere l’esonero è necessario dichiarare all’agenzia delle entrate di non possedere televisori o i suddetti apparecchi adibiti alla sintonizzazione.
Tuttavia, nel caso di persone esonerate, è necessario prestare molta attenzione nelle ipotesi di morte della persona esonerata dall’obbligo dell’imposta. Infatti, nel caos in cui sia ereditato un immobile la cui utenza di energia elettrica sia ancora intestata alla persona deceduta, anche gli eredi devono presentare la dichiarazione di assenza del televisore.
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Nel caso di mancata comunicazione da parte degli eredi si rischia di pagare l’imposta pur in assenza di un televisore nell’immobile specifico. Si ricorda che la dichiarazione sostitutiva deve essere presentata tenendo presente le seguenti date.
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Il portale dell’agenzia delle entrate ricorda le modalità con le quali è possibile presentare la dichiarazione sostitutiva per ottenere l’esonero dall’obbligo del pagamento del canone Rai. E’ necessario scaricare sul portale il modulo apposito che va presentato dall’intestatario dell’utenza o dall‘erede: