A breve arriverà l’ordinanza che conferma l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici al chiuso di questa regione. Vediamo qual è
Dal 1° maggio e fino al 15 giugno prossimo, il nuovo decreto legislativo che ha recepito le ultime indicazioni del Ministero della Salute, ha disposto un allentamento degli obblighi di mascherine all’interno dei luoghi pubblici; un abborbidimento non certamente drastico ma che già dispensa la sensibile percezione di un’inversione di tendenza rispetto alla rigida severità sulle misure protettive facciali finora conosciute.
D’altronde, è comprensibile un atteggiamento di prudenza, dopo circa due anni caratterizzati da un’escalation dei contagi da Covid-19; pertanto, godere oggi di un lento ritorno alla normalità significa mantenere altrettanto sotto osservazione la situazione sanitaria da parte del governo, e di tenere impegnata la responsabilità individuale di ciascuno di noi.
Mascherine Ffp2: nuove misure obbligatorie in questa Regione
Con le ultime disposizioni, si va adottando un regime di utilizzo obbligatorio e di uso consigliato; di mantenimento dell’obbligo di mascherine FFP2 e di adozione della sola mascherina chirurgica. In linea generale, l’uso della mascherina è raccomandato (quindi, non più obbligatorio) in tutti i luoghi pubblici al chiuso, tranne che sui mezzi di trasporto, nei locali dell’intrattenimento e della cultura, e nelle strutture sanitarie.
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Così come nel settore privato sono state delegate le aziende a decidere sulla conferma delle misure protettive a carico dei propri dipendenti, le Regioni possono singolarmente correggere con un provvedimento le indicazioni recepite dal potere centrale. Si tratta altresì di correzioni volte a vincolare ancora per un po’ la fruizione degli spazi pubblici. È il caso della Campania, in cui è quasi del tutto chiusa l’elaborazione di un provvedimento ad hoc che presto la Regione renderà effettivo.
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Lo ha annunciato lo stesso presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dichiarando che sarà obbligatorio l’uso della mascherina per i dipendenti degli alberghi, dei ristoranti, delle cucine, per i camerieri, nei negozi e nei supermercati. La decisione è stata presa come misura di salvaguardia dalle varianti conosciute, ma anche dall’eventualità di nuove varianti che possano far rialzare i contagi tra settembre e ottobre.
