Il mese di maggio porterà un aumento nella busta paga dei lavoratori dipendenti. Ecco perché e di quanto sarà
I lavoratori dipendenti italiani stanno per ricevere una buona notizia per quanto riguarda la busta paga di maggio che sarà più alta. La prima cosa, però, da sottolineare subito, è che l’aumento dello stipendio per il mese corrente non riguarderà tutti ma solo per coloro che hanno un determinato contratto di lavoro e non hanno goduto di tre festività.
Ci riferiamo a tre festività del mese di aprile, ovvero Pasqua, Pasquetta e la Festa della Liberazione il 25 aprile. Queste tre feste, però, non si trattano allo stesso modo sul piano lavorativo. Vediamo allora chi riceverà più soldi in busta paga e cosa centra questo con le tre festività sopra menzionate.
Busta paga, ecco a cosa è dovuto l’aumento di maggio
La Pasqua non si paga come festività in busta paga ma viene tratta come un giorno di assenza dal lavoro per quanto riguarda gli impiegati. Stessa cosa vale per la Pasquetta sempre per quanto riguarda gli impiegati. Per il 25 aprile, poiché quest’anno è caduto di lunedì, non ci sono Bonus in busta paga se non si è lavorato.
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Ma allora da cosa deriva questo aumento in busta paga per il mese di maggio? La risposta è da trovare nel taglio del cuneo fiscale per i redditi entro i 35mila euro. Secondo il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, il taglio del cuneo dovrebbe portare ad un guadagno maggiorato fino a 1.223 euro annui per ogni lavoratore. Si tratterebbe, cioè, in concreto, di 795 euro netti in più in busta paga.
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Come riporta Proiezioni di Borsa, il taglio del cuneo fiscale si ridurrebbe di 1.048 euro per coloro che hanno 20mila euro di retribuzione annua lorda. Di questi 1.048 euro 699 euro sarebbero risparmiati dal lavoratore, mentre i restanti 349 euro dal datore di lavoro. Per coloro che hanno 30mila euro di retribuzione lorda il cuneo contributivo si ridurrebbe invece di 1.573 euro. Il risparmio, quindi, aumenterebbe in modo proporzionale all’aumentare del reddito da lavoro.