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Casa popolare, quando si perde il diritto di abitarci

Se abbiamo ottenuto una casa popolare ma abbiamo commesso delle infrazioni allora perdiamo il diritto di abitarci

casa popolari (Foto Pixabay)

In Italia coloro che non possono permettersi una propria abitazione poiché versano in condizioni economiche disagiate possono ottenere dallo Stato degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Stiamo parlando delle case popolari che spettano appunto a persone che vivono in una situazione di precarietà non solo economica ma anche di salute.

Tali case sono assegnate dall’amministrazione pubblica tramite un bando e soltanto gli individui in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dal bando stesso possono accedervi. Sono tanti i requisiti da possedere per poter ottenere un alloggio pubblico e sono altrettanti i motivi per cui si perde il diritto di abitarci.

Casa popolare, i casi in cui si perde il diritto sull’alloggio

casa popolare (Foto Pixabay)

Per ottenere una casa popolare bisogna avere dei requisiti fondamentali stabiliti dall‘articolo 5 della L.R.L. 10/2004 e vari requisiti relativi al nucleo familiare. Oltre ai requisiti di cittadinanza italiana bisogna avere requisiti reddituali come la situazione ISEE. Per ottenere l’alloggio popolare l’ISEE dell’intero nucleo familiare non deve superare i 16.674,17 euro.

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Sono inoltre ammessi anche i nuclei familiari monocomponenti che hanno un ISEE non superiore a 20.270,56 euro. Ai fini della partecipazione al bando di assegnazione la situazione reddituale valutata è quella che risulta dall’ultima dichiarazione presentata ai fini fiscali alla data di pubblicazione del bando stesso. Tutto questo significa che se si superano questi valori ISEE allora si perde il diritto di abitare in una casa popolare.

Un altro requisito fondamentare per poter ottenere l’alloggio è non avere diritti di proprietà, usufrutto o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare in abito territoriale e provinciale. Non bisogna nemmeno avere diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su uno o più beni immobili ubicati in qualsiasi località del territorio nazionale il cui valore complessivo di riferimento, ai fini dell’applicazione dell’Imposta Municipale Unica (IMU), sia superiore a € 104.278,95.

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Se quindi si hanno diritti di proprietà, usufrutto o uso abitazione allora si dovrà abbandonare l’alloggio pubblico. Altri motivi che portano a perdere l’alloggio sono la mancata presentazione periodica dei requisiti (informazioni e/o documentazioni) validi per la permanenza e l’aver eseguito dei lavori sulle parti comuni dell’immobile, senza avere l’apposito titolo abitativo.

Infine la casa popolare sarà tolta se si subisce un provvedimento amministrativo di annullamento o di decadenza. In ultimo la casa popolare sarà tolta nel caso in cui si occupa abusivamente un altro alloggio pubblico.

Pubblicato da
Ramona Buonocore