Il pagamento del parcheggio sulle strisce blu ha delle deroghe. Alcuni soggetti sono esenti dal pagamento orario
Le strisce blu circoscrivono le aree di parcheggio a pagamento. Per capire modalità e costo per parcheggiare l’auto, ci si deve riferire al cartello che obbligatoriamente precede la zona a pagamento. Difatti se c’è il simbolo di due martelli significa che il pagamento per il parcheggio è solo nei giorni feriali. Se è rappresentato anche il simbolo di una croce vuol dire che l’area a pagamento è estesa anche ai feriali.
Di norma sono indicate anche le fasce orarie, al di fuori delle quali si può parcheggiare senza pagare. Solitamente sono a pagamento gli orari diurni, fino alle 18 o alle 20. Fanno eccezione nelle città le zone di movida, dove le strisce blu a pagamento possono essere anche notturne. Stesso discorso vale per le località balneari turistiche.
Dopo aver pagato il parcheggio orario all’apposita macchinetta, il conducente deve esporre ben in vista il tagliando per il pagamento, pena sanzione. Tuttavia alcuni soggetti sono esentati dal pagamento delle strisce blu su territorio europeo.
Finalmente è arrivata una legge unitaria su territorio non solo nazionale, ma anche europeo. Riguarda i disabili con problemi di deambulazione. Anche i soggetti con disabilità temporanea dovuta ad infortuni gravi. In precedenza la scelta se par pagare o meno le strisce blu ai disabili era esclusivamente comunale, il che creava discriminazione in determinate aree.
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Oggi per fortuna non è più così. Il soggetto con legge 104, disabilità permanente o temporanea che coinvolge la sfera della deambulazione può ottenere il contrassegno da esporre sul cruscotto del veicolo. Per ottenerlo deve presentare istanza alla Asl del comune di competenza, completa di certificazione medica attestante la disabilità, anche temporanea.
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Il contrassegno ha validità quinquennale e può essere rinnovato. Deve essere esposto sul cruscotto del veicolo e consente il parcheggio gratuito nelle aree a pagamento su tutto il territorio europeo. La normativa si è adeguata alle esigenze della popolazione ed alle prospettive di inclusione dempre maggiori.