Per viaggiare tranquilli, sicuri di essere a posto col bollo, ecco un modo per verificare che non ci siano sospesi. Vediamolo insieme
Forse ignorando quelli che saranno i costi futuri, sin da giovanissimi, molti di noi desiderano ardentemente di possedere un’automobile. Altri giungono alla medesima conclusione in tarda età, alla stregua della necessità o delle circostanze di vita. In generale, il fascino delle quattro ruote è comprensibile se consideriamo le potenzialità della libertà di movimento: pensiamo al fatto di raggiungere i nostri luoghi preferiti senza dipendere dalla tabella degli orari del trasporto pubblico.
Piuttosto presto, scopriamo che il veicolo comporta, appunto, delle spese, che sosteniamo non proprio a cuor leggero; ma dove c’è un’auto, il budget di casa ne accoglie anche i relativi oneri. Non dobbiamo dimenticare il carburante, dipendente dagli scossoni internazionali; e poi la manutenzione, di tutti i tipi, fino al nuovo acquisto: un mezzo aggiornato alle ultime direttive europee in termini di emissioni dell’anidride carbonica e di sicurezza. Non ultimi per importanza, anzi, troviamo i ben noti obblighi di legge: la polizza assicurativa e l’imposta di bollo.
Bollo auto, ecco la soluzione per verificare se siamo in regola
Tutti i possessori, ogni anno, si ritrovano a pagare, una o due volte (a scelta), l’assicurazione del veicolo: un onere necessario perché garantisce la protezione, anche in termini di esborso e di copertura economica in caso di incidente, furto o incendio. Ed è obbligatorio. Altrettanto lo è il bollo auto, l’imposta per eccellenza sui veicoli a motore: esso definisce economicamente il possesso di un veicolo e l’appuntamento col pagamento è regolare ogni anno, intorno al mese di febbraio.
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In qualità di tassa sul possesso, significa che il bollo auto va pagato anche se la nostra auto non facesse un chilometro e rimanga a invecchiare in garage. Eluderlo comporta l’intimazione di riscossione e le relative sanzioni ricevendo la cartella esattoriale, fino al rischio del fermo amministrativo. Insomma, è bene non dimenticarsene; ma se succede?
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Si può fare una verifica direttamente sul portale dell’ACI: basta fornire il tipo di veicolo, la regione di residenza del proprietario e il tipo di pagamento. In concomitanza col rinnovo del versamento (nello stesso mese), bisogna inserire la targa del veicolo e la regione di residenza; altrimenti dati quali la data immatricolazione, potenza espressa in kW, classe Euro di inquinamento, presenti sulla carta di circolazione, e infine la scadenza dell’ultimo bollo pagato.