Chi investe un cane si troverà di fronte una bella gatta da pelare: si rischiano infatti delle sanzioni ed in alcuni casi anche il carcere
I cani, si sa, sono i migliori amici dell’uomo e, soprattutto negli ultimi anni hanno assunto un ruolo fondamentale nella vita delle persone. Per molti i cani sono diventati dei veri e propri membri della famiglia e quando gli accade qualcosa siamo in reale apprensione. Una delle cose più spiacevoli che può capitare al padrone di un cane è che questo venga investito.
Uno dei pericoli maggiori per chi guida è imbattersi in un animale che attraversa la strada e spesso questi animali sono o cani o gatti. Investire un cane impone di utilizzare le stesse regole che si utilizzano se l’investito è un pedone: bisogna fermarsi e prestare soccorso, anche semplicemente chiamando le autorità competenti. Chi investe un cane, quindi, rischia grosso.
Se mentre siamo al volante e investiamo un cane siamo quindi obbligati a prestare soccorso e dovremo fare i conti con delle sanzioni amministrative. Ci potrebbero poi essere anche sanzioni di carattere penale: in alcuni casi si rischia infatti anche il carcere. E’ questo il caso in cui uccidiamo l’animale.
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L’articolo 544 del codice penale prevede infatti il reato di uccisione di animali e chi in veste un cane rientra in questa sfera legale. Nel marzo 2022 un automobilista è stato condannato a due anni di carcere per aver investito di proposito un cane: il tutto è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza e l’uomo è finito in carcere.
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Inoltre l’uomo ha anche dovuto pagare i danni dal momento che, anche se il cane in questione era randagio, le associazioni ENPA, Tutela Ambiente e Impronta si sono costituite parti civili. Per chi infrange queste norme è prevista anche una multa che va da 413 a 1.658 euro come previsto dall’articolo 189 del Codice della Strada.
Il caso sopracitato riguardava un uomo che aveva investito di proposito un cane ma la situazione cambia se è stato il cane ad attraversare la strada di colpo. Se è un cane con padrone, si può richiamare al difetto di attenzione nella custodia del cane. In questo caso il proprietario del cane è responsabile dei danni da questo provocati e risponde civilmente e penalmente di tutti i danni causati ad altri animali, a persone e a cose.