Il caro bollette resta il tema di interesse principale in Italia in questo periodo. In tanti cercano il cambio gestore per risparmiare
Il caro bollette è un tema che continua ad essere di attualità in Italia. Nonostante le misure di sostegno e i diversi interventi del Governo attraverso decreti di necessità e urgenza, gli aumenti si avvertono specie per le famiglie e le piccole imprese. Ci sono, poi, alcune attività imprenditoriali che si basano soprattutto sull’utilizzo di energia elettrica o gas.
In tanti, tuttavia, cercando di trovare il modo di risparmiare usando accorgimenti che limitano i consumi. Il clima può aiutare in questo periodo perché non è necessario più accendere i riscaldamenti anche in gran parte delle aree del Nord del Paese. Ciò potrebbe provocare un caldo della domanda di gas anche se in questo momento purtroppo non accade.
Infatti, l’Italia e l’Europa sono alle prese con i rifornimenti a causa delle incertezze dovute al conflitto in Ucraina. In tanti cercano di cambiare gestore e si lanciano sulle offerte proposte per passare al mercato libero prima della data di passaggio obbligatorio, fissata per gennaio 2024.
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Diversi gestori attirano i clienti spingendoli verso il passaggio proponendo il prezzo bloccato. Tuttavia, è necessario osservare bene il contratto per non trovarsi dinanzi ad una vera beffa dopo un po’ di tempo. Infatti, in molti casi al prezzo bloccato corrisponde la clausola a favore del gestore di modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali.
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A confermare il rischio beffa è Marco Vignola, responsabile energia dell’Unione nazionale consumatori, che ne ha parlato al quotidiano Il Giorno: “Da gennaio – ha detto Vignola – c’è stato un boom di variazioni contrattuali. Sfortunatamente, a differenza di quanto vogliono raccontarci negli spot, che con i prezzi bloccati possiamo stare tranquilli senza preoccupazioni per un anno o due, un vero affare per chi aveva sottoscritto i contratti prima del giugno 2021, il Codice di condotta commerciale prevede invece la possibilità per il venditore di cambiare le carte in tavola”, conclude il responsabile dell’associazione.