Il Reddito di cittadinanza può essere anche compatibile con il lavoro dipendente, ma solo a determinate condizioni
Il Reddito di cittadinanza è una misura in vigore in Italia dal 2018. Tra le più discusse al livello parlamentare, questa forma di sussidio sta supportando milioni di famiglie e contenendo l’indice di povertà. Ma parallelamente ai benefici economici, accreditati sulla Rdc Card, il reddito di cittadinanza comprende anche degli obblighi per il beneficiario.
Contestualmente all’accettazione del sussidio il richiedente deve sottoscrivere un patto di disponibilità immediata per il lavoro, presso il centro per l’impiego locale. Le politiche attive finora hanno subito una battuta d’arresto a causa della pandemia, ma ci si augura che a breve il lavoro venga ripristinato adeguatamente.
Molti utenti si chiedono: se si trova lavoro, si perde il beneficio del reddito di cittadinanza? La risposta non è univoca. Sulla carta, il reddito di cittadinanza non è incompatibile con il lavoro dipendente o autonomo, ma dipende molto dalle soglie di reddito del nucleo familiare.
A parte la cittadinanza italiana o la residenza continuativa, per ottenere il reddito di cittadinanza si devono rispettare specifici parametri reddituali e non:
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Se con il lavoro dipendente si rientra ugualmente in questi parametri, il beneficio continua a spettare di diritto. Quello che può variare, in base al reddito, è l’importo del reddito di cittadinanza, che diviene un’integrazione al reddito.
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Se un beneficiario o uno dei componenti del nucleo familiare trova lavoro mentre sta già percependo il beneficio, è obbligato a darne comunicazione all’Inps, che provvederà ai ricalcoli per l’Rdc. Quindi il reddito di cittadinanza è compatibile con il lavoro dipendente o autonomo, ma solo entro uno specifico perimetro di reddito.