La Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, deve essere pagata ogni anno a rate o in un’unica soluzione. Ma cosa accade se non la paghiamo?
Sono tante le tasse che gli italiani devono pagare nel corso dell’anno allo Stato e tra queste c’è anche la tassa sui rifiuti. La Tari è senza ombra di dubbio una delle tasse pagate più mal volentieri dai cittadini e la data di pagamento non è uguale per tutti dal momento che varia a seconda del Comune di residenza.
A seconda della città in cui si vive, la Tari può essere pagata in un’unica soluzione oppure in tre rate. Generalmente la prima rata ha scadenza a fine aprile, la seconda entro luglio e la terza rata entro la fine dell’anno. Se da una parte ci sono tanti italiani che pagano diligentemente, dall’altro lato ci sono anche dei furbetti che evadono la tassa.
La Tari è stata introdotta nel 2014 e sono tenuti a pagarla tutti coloro che hanno, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. La Tari deve essere pagata dal proprietario residente di un immobile, dall’affittuario con contratto di affitto non temporaneo superiore ai 6 mesi e da chi garantisce i servizi nelle aree commerciali e nei locali di multiproprietà.
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Coloro che non pagano la Tari vanno incontro a more e sanzioni che crescono a seconda dei giorni di mancato pagamento. Se la tassa non è pagata entro le prime due settimane dalla scadenza, la mora sarà dello 0,2% per ogni giorno di ritardo. Da 15 a 30 giorni di ritardo scatta una sanzione fissa del 1,5% dell’importo da versare più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale. Se invece il pagamento è effettuato dal 31° al 90° giorno la mora sale al 1,67% dell’importo da versare più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale.
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Le cose vanno a peggiorare se non si paga la Tari dopo 3 mesi. Dal 91° giorno fino a un anno, c’è una sanzione fissa del 3,75% dell’importo da versare più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale. Se il contribuente paga la Tari dopo un anno, oltre all’importo dovuto a titolo di tassa sui rifiuti si applica una sanzione pari al 30% dell’imposta.
Se il pagamento della Tari è evaso per tanti anni e l’importo complessivo supera i 30mila euro si rischia addirittura il carcere per il reato di evasione fiscale. In questo caso il Comune delega l’Agenzia Entrate – Riscossione al recupero coattivo dell’importo. Dopo la consegna al contribuente della cartella esattoriale, devono decorrere almeno 60 giorni prima di poter avviare un pignoramento.