La legge sulle case popolari è cambiata. Ora è possibile acquistarle, ma solo in possesso di determinati requisiti
Le case popolari sono geericamente degli immobili di proprietà del comune, locati a famiglie in difficoltà economica. Il vantaggio dell’assegnazione di una casa popolare è su un duplice binario: canone di affitto calmierato ed impossibilità di sfratto, almeno fino al decesso dell’assegnatario. Questo diritto può essere eseso anche ai familiari, se risultano residenti nello stesso appartamento.
Le case popolari sono state per lungo tempo un grosso vantaggio per le famiglie italiane con pochi mezzi. Molti comuni ormai le guardano con occhio poco benevolo. Non infrequentemente questi alloggi sono situati nei centri storici delle città d’arte, ed il valore dell’appartamento sarebbe decisamente superiore al canone corrisposto. Ma esiste una legge che tutela gli assegnatari. E non è facile ottenere gli sfratti.
Di conseguenza la locazione agevolata verrà portata avanti per tutta la durata dell’affitto. Ma una casa popolare può essere venduta ed acquistata?
Case popolari, la legge che ne ha modificato le sorti
Nel 1993 una legge specifica ha nuovamente regolato il sistema delle case popolari. Tra le novità, è stata inserita la possibilità di vendere ed acquistare una casa popolare. Chi può farlo? Ovviamente l’assegnatario della casa popolare, già affittuario. Ed anche i familiari conviventi. Per parteciapre al bando di gara si devono avere determinati requisiti.
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La Legge del 1993 stabilisce solo due criteri di selezione per partecipare al bando:
- vivere in una casa dell’edilizia residenziale pubblica da oltre cinque anni;
- non essere in mora con il pagamento dei canoni di affitto agevolato nel momento in cui si presenta domanda di acquisto.
Ma i vari comuni o Regioni possono inserire altri requisiti, come ad esempio un tetto massimo di reddito per il nucleo familiare. Un altra discriminante frequente è di non essere titolari di altre case popolari sul territorio italiano.
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I membri delle famiglie occupanti l’appartamento possono partecipare al bando per l’acquisto. Nel caso in cui il richiedente non coincida con l’assegnatario della locazione, quest’ultimo può stare tranquillo. Anche se la casa viene venduta ad un soggetto diverso, l’assegnatario della locazione non può essere sfrattato in alcun modo.