L’aria condizionata è portatrice di germi e batteri cause di tante malattie, ma i filtri da soli non bastano. Cosa bisogna fare
Le temperature di questi giorni stanno suggerendo che la strada verso l’estate è scorrevole e senza ostacoli e che la proverbiale calura si sta inesorabilmente avvicinando. Altrettanto non lontana sarà l’apertura delle danze dei condizionatori, presenti in massa negli edifici abitativi o adibiti a uffici, negli esercizi commerciali, nelle strutture pubbliche, così come nelle strutture ricettive.
Un unanime consumo di energia elettrica che si reitererà presumibilmente anche quest’anno, anche se questa volta le previsioni non sono così scontate a causa degli attuali rincari energetici. D’altronde, ad ogni nuova stagione estiva la colonnina di mercurio si spinge arditamente sempre più in altro, mezzo-un grado alla volta, e tale condizione rende sempre meno sostenibili le nostre attività, specialmente il disagio a cui si incorre mentre si lavora; pertanto il condizionatore è entrato senza troppo disturbo nel paniere dei nostri beni indispensabili.
Il buon funzionamento del condizionatore non dipende soltanto dalla qualità dell’apparecchio è installato sulla parete del nostro ambiente. Il fattore che detta davvero la differenza sull’efficienza tecnologia e anche sull’efficacia sul nostro senso di refrigerio è costituito senza dubbio dalla pulizia del condizionatore. Si tratta di un’operazione sacrosanta per la nostra salute che è divenuta obbligo sia dei servizi pubblici che per le abitazioni principali.
In realtà, la manutenzione regolare abbassa considerevolmente la percentuale di contrarre delle malattie a causa della qualità del getto d’aria. All’interno del condizionatore, infatti, si annidano germi e batteri, accompagnati da una buonissima dose di polvere e altre sostanze dannose per la salute. Mentre combattiamo la nostra battaglia col caldo torrido dell’estate, i filtri agiscono sull’aria introdotta dall’esterno, trasformandosi in una sorta di vespaio per batteri di malattie estremamente serie.
Tra di essi, vi sono i batteri della legionellosi, fonte di problemi all’apparato respiratorio e causa di diverse malattie polmonari, irritazioni della pelle, sensazione di stanchezza eccessiva, stordimento e mal di testa. Non sarò un caso se l’eccessiva respirazione di aria dai condizionatori – come è scientificamente rilevato – porti a una generica stanchezza. Dunque, la pulizia frequente è indispensabile, in nome della salute, dell’ambiente e dell’efficienza energetica.
Leggi anche: Bolletta acqua: cosa sapere sullo scarico del WC
Il filtro del condizione va smontato in primis, e poi pulito passando il getto dell’aspirapolvere, uno straccio bagnato e igienizzando con disinfettanti a spray. Basterebbero, in alternativa, acqua e bicarbonato, oppure soltanto l’aceto. Per quanto riguarda gli split, ossia le griglie che muovendosi direzionano la veicolazione dell’aria fresca, è sufficiente una pulizia semplice ma effettuata spesso: si possono usare acqua e sapone per piatti, che rimuovono facilmente lo sporco degli inquinanti atmosferici; prima di reinstallare gli split, bisogna farli asciugare per bene.
Leggi anche: Bolletta luce, gli errori che ci fanno spendere più del dovuto
Da non sottovalutare il motore esterno: per pulire la griglia esterna, la scopa elettrica e l’uso di uno sgrassatore potrebbero non bastare; se lo sporco è intenso, ricorriamo direttamente all’aspirapolvere. Un condizionatore ottimamente pulito garantisce buone performance di consumo energetico e potrebbe divenire il nostro alleato contro i virus e, perché no, l’inquinamento.