Mentre cerchiamo tutti di abituarci all’idea che forse presto dovremmo abbandonare quasi del tutto l’utilizzo del contante, c’è la concreta possibilità che i costi di gestione del proprio Bancomat per i cittadini aumentino
La possibilità non è remota, purtroppo, e qualcosa potrebbe muoversi con l’arrivo dell’autunno. Tutto dipenderà da una decisione presa dall’Antitrust.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella sua incarnazione di Antitrust sta infatti valutando un documento pervenuto dal circuito Bancomat e che ha come oggetto la volontà da parte degli istituti bancari di modificare il sistema per cui vengono gestiti gli oneri relativi al prelievo di contante. L’istruttoria dell’Antitrust si è aperta a fine 2020 e con una comunicazione pubblicata di recente l’Autorità ha deciso di prendere altro tempo fino a ottobre di quest’anno. Vediamo però che cosa potrebbe succedere.
Tutta la questione che è oggetto dell’analisi da parte dell’Antitrust riguarda una comunicazione pervenuta all’Autorità stessa da parte degli istituti aderenti al circuito Bancomat. In questa comunicazione veniva chiarita la volontà di modificare quelli quelli che sono gli attuali costi di prelievo di contante nel momento in cui gli utenti decidono di utilizzare gli sportelli ATM. Nella comunicazione veniva espressa la volontà di far sì che fosse il cliente a pagare direttamente la commissione all’istituto di credito presso cui si decideva di prelevare il denaro. Questo avrebbe di fatto abolito la commissione interbancaria che grava invece al momento sulla banca del possessore della carta Bancomat che viene utilizzata.
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Questa decisione ha fatto muovere l’Antitrust che doveva valutare se ci fossero gli estremi per una situazione che avrebbe ristretto la concorrenza nel settore bancario. Ma, dato che poi le decisioni da parte del circuito Bancomat si sono ampliate e modificate l’Antitrust ha deciso di prendersi altro tempo per poter giudicare se vengano salvaguardati, tra gli altri, i principi di trasparenza nella comunicazione dei costi.
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La possibilità che ci siano aumenti nelle commissioni legate ai prelievi e il fatto che questi aumenti potrebbero essere semplicemente a discrezione dell’istituto bancario hanno fatto chiaramente lamentare i consumatori in particolare chi abita in quei piccoli comuni in cui è presente una sola banca. Si attende ora la decisione finale dell’Antitrust sul materiale che gli è stato inviato e le possibili decisioni che le banche a loro volta prenderanno con l’arrivo dell’autunno.