Altro passo indietro per la benzina che torna ai rialzi della prima fase legata all’emergenza prezzi sui carburanti. Cosa sta succedendo
Fino ad ora, recarsi con la propria auto presso la stazione di servizio per fare rifornimento prima di intraprendere il percorso di tutti i giorni, sembrava che non fosse mai stato così conveniente. Non pochi automobilisti hanno approfittato delle generose tariffe al servito e self-service per fare il pieno di carburante dimezzando, una volta tanto, il peso della spesa sul proprio portafoglio.
In realtà, questo presunto idillio rappresenta la circostanza provvisoria seguita a una crisi che ha colpito il mercato del greggio altrettanto straordinaria. I tristi riverberi del conflitto ucraino, come sappiamo, hanno condotto alla chiusura di alcune rotte commerciali, per cui beni di prima necessità ed energia (di cui la fetta di mercato a cui apparteniamo è fortemente dipendente) sono divenuti il primo target di improvvisi rialzi. Ciò non poteva che riflettersi sui costi dell’autotrasporto.
Benzina, il tariffario verso un nuovo aumento record
La cronaca che ci ha fatto sperimentare i cupi scenari conseguenti alle tariffe del carburante arrivate a superare agevolmente i due euro al litro, sia sulla benzina che sul diesel, ha sensibilizzato il Governo verso provvedimenti che sforbiciassero i prezzi raggiunti. L’azione non ha inciso sui costi del greggio – regolati dalle dinamiche internazionali di mercato – bensì si è indirizzata a un taglio netto delle accise statali.
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Le tariffe di cui, alla data odierna, siamo stati testimoni, si sono attestate alla pompa tra 1,70 e 1,80 euro al litro, mettendo in moto una corsa al rifornimento da parte degli automobilisti. Si sapeva che sarebbe stata una fase temporanea, e infatti sin da subito stiamo osservando gli effetti di questa transitorietà: le tariffe stanno progressivamente lievitando, con compagnie come Eni, Tamoil, IP e Q8 che hanno aumentato la benzina verde di 2 centesimi.
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Se fossero annoverate le vecchie accise stimate ad ulteriori 30,5 centesimi al litro, la media attuale delle tariffe, pari a 1,854 euro/litro, sarebbe vicina con i suoi 2,159 euro/litro, al record del 17 marzo scorso (2,219 euro/litro). Questo è quanto bisogna spendere per un litro di benzina al self service; al servito, la stessa costa 1,983 euro/litro (presso le pompe bianche, 1,899 euro).