Bonifico al figlio, quanti soldi si possono mandare?

La legislazione finanziaria non è semplice. Tuttavia ci sono delle strade preferenziali per i bonifici da padre a figlio

Bonifico figlio
Bonifico figlio (Foto Adobe)

Una delle cose più importanti da ricordare quando si decide di donare del denaro ad un figlio è di effettuare operazioni tracciabili, come ad esempio un bonifico bancario. Sono vivamente sconsigliati gli scambi di denaro in contanti. Legalmente, al momento il tetto non può superare i 2.000 euro, che nel 2023 diventerà di 1.000 euro. Se non bastasse, nel caso in cui si decidesse si siutare economicamente un figlio per l’acquisto di un bene di lusso, come una casa, si possono avere rpoblemi con il fisco.

Già il versamento in contanti di migliaia di euro mette il soggetto sotto i riflettori dell’Agenzia delle Entrate, dell’unità antievasione ed antiriciclaggio. Di conseguenza se il reddito di un figlio non è tale da giustificare tutta quella liquidità, il fisco potrebbe chiedere come l’ha ottenuta, e senza un’operazione tracciabile, passare dei guai.

Bonifico al figlio, quali sono le regole

bonifico figlio
Bonifico figlio (foto Adobe)

La legge stabilisce che un genitore può aiutare un figlio economicamente tramite donazione diretta o indiretta. Donazione indiretta vuol dire che è finalizzata ad uno specifico scopo, specificato nella causale, come appunto l’acquisto di un immobile. Donazione diretta è senza obiettivo. Ciò significa che il destinatario della donazione può utilizzare il denaro come meglio crede.

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Ma nel caso di somme ingenti, la donazione deve essere fatta davanti ad un notaio. Non esiste una somma specifica, ma sopra qualche decina di migliaia di euro l’atto va registrato formalmente e non si può fare un semplice bonifico. La donazione presso un notaio da padre a figlio entro il milione di euro è gratuita, ma ci sono le spese notarili e di registrazione dell’atto. Sopra il milione di euro di paga un’aliquota del 4% sull’eccedenza.

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Ma anche qui bisogna stare attenti. Se la donazione svuota ad esempio il conto del padre, e al suo decesso gli eredi sono più di uno, gli altri, esclusi dal patrimonio possono entro 10 anni rivalersi legalmente sulla donazione. per cui va bene fare donazioni ad un figlio, ma è bene assicurarsi la legittimità nei confronti degli altri eredi, o il beneficiario nel tempo potrebbe essere costretto a restituire la somma.

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