Autostrade per l’Italia era stata oggetto di un procedimento per inottemperanza da parte dell’Antitrust e ora, si legge in un comunicato stampa sul sito dell’Unione Nazionale Consumatori, è arrivata la sanzione e il via libera ai rimborsi
Il procedimento, come chiarito anche nello stesso comunicato stampa dell’associazione, si era aperto a luglio dato che da parte di Aspi non c’era stata nessuna misura per ridurre i pedaggi nel caso di situazione di fortissimo disagio per gli utenti delle autostrade. Ora che il procedimento si è chiuso, ci sarà la possibilità di vedersi riconoscere un rimborso compreso tra il 25% e il 100% del pedaggio.
Il rimborso verrà calcolato in base ai chilometri di autostrada percorsi e ai ritardi accumulati rispetto al tempo medio di percorrenza della tratta. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta soddisfatto questa decisione: “Si stabilisce definitivamente il sacrosanto principio, da noi sempre sostenuto, che chi viaggia in autostrada, dato che paga un pedaggio, ha diritto di poter andare velocemente e non certo di restare in coda per ore per colpa dei cantieri“.
Nel comunicato si fa riferimento anche a quanto Aspi ha cercato di fare già nel momento in cui il procedimento si era avviato. Poco dopo l’apertura dell’indagine da parte dell’Antitrust, Aspi aveva infatti presentato un programma che permette il rimborso progressivo del pedaggio in base ai ritardi e agli disservizi che si sono sperimentati.
Questo servizio di rimborso è stato poi successivamente analizzato e quindi modificato anche in base alle criticità che erano emerse. Al momento questa operazione di rimborso che Aspi ha denominato Cashback, avviene attraverso l’app gratuita FREE TO X. In seguito sarà possibile anche compilando i dati in un’apposita sezione del sito di Autostrade per l’Italia.
Proprio questi che dall’Antitrust vengono considerati sforzi da parte di Autostrade per l’Italia, la sanzione è stata comminata calcolando il minimo in caso di inottemperanza ed è pari quindi a 10mila euro.
Come nostra nota a margine rispetto al comunicato stampa di Unione Nazionale Consumatori, c’è però da evidenziare come l’app che dovrebbe funzionare in automatico, stando alle recensioni lasciate per esempio sul Play Store per prodotti Android, sia in realtà affetta da tutta una serie di problemi che rendono per molti cittadini difficile la registrazione del proprio veicolo.
Da parte nostra, più come cittadini che come giornalisti, speriamo che la situazione con l’app, e in futuro anche con il sito approntato da Autostrade per l’Italia, si sistemi permettendo davvero agli utenti, che si trovano a dover subire ritardi e rallentamenti anche importanti quando viaggiano su strade per cui pagano un pedaggio, di poter ricevere un effettivo rimborso per i disservizi, esattamente come succede con treni e aerei.