Con la presentazione del modello 730, ecco cosa possono ottenere gli eredi dichiarando le spese del contribuente defunto. Di cosa si tratta
La morte di un proprio caro è un evento triste ma apre anche ad un periodo di passaggio e di cambiamento: si debbono rivedere gli equilibri familiari e bisogna adempiere a tutti gli impegni burocratici previsti in queste circostanze. Il defunto, in qualità di contribuente, trasmette agli eredi, secondo la normativa, una gamma di impegni a carattere fiscale che questi ultimi debbono assolvere.
Come suggerisce anche l’attuale periodo, ci troviamo “sotto” presentazione della dichiarazione dei redditi, o meglio, siamo nel pieno delle operazioni di compilazione. Tale responsabilità coinvolge anche un coniuge, i figli o altri eredi che hanno presso possesso (per testamento) dei beni di famiglia, tra i quali possono includersi i redditi sulle rendite del contribuente deceduto e pertanto questi vanno opportunamente dichiarate.
Agenzia delle Entrate, in che termini si traducono le agevolazioni per gli eredi?
Con la presentazione 2022 del modello 730, viene data la possibilità ai lavoratori di vedersi rimborsare l’imposta direttamente in busta paga e subito, nel cedolino di luglio; un vantaggio che l’Agenzia delle Entrate offre in particolare chi invierà la dichiarazione entro il 31 maggio. Contestualmente, l’adempimento, come detto si estenderà agli eredi che dovranno presentare il modello di dichiarazione relativo ai redditi dei de cuius deceduti nell’anno 2022 o entro il 30 settembre 2022.
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Dal 1° ottobre 2022, gli eredi saranno chiamati a non utilizzare il modello 730, bensì il modello il modello Redditi Persone Fisiche. Tale atto formale a carico di essi può avvenire solo se già il contribuente deceduto possedeva tutti i requisiti necessari per utilizzare il modello. Oltre ad essere obbligatoria, la presentazione permette altresì di provvedere al recupero di deduzioni e detrazioni che sarebbero spettate al caro estinto, quali ad esempio le spese medico-sanitarie effettuate nell’anno precedente.
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Per poter recepire la restituzione delle somme, nonché per procedere alla compilazione del modello 730, è richiesto che il de cuius abbia percepito redditi da lavoro dipendente o pensioni; ma anche redditi di lavoro autonomo dove non sono richiesti la Partita IVA e redditi di capitale, di fabbricati e terreni, assoggettabili a tassazione separata. Già dal 23 maggio, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione sul suo portale la dichiarazione precompilata, dove sono già inseriti i dati sui redditi, le ritenute, i versamenti e le spese detraibili o deducibili.