Cadono le restrizioni in spiaggia per l’estate 2022 ma il Ministero fornisce alcune raccomandazioni per gestori dei lidi
L’estate 2022 in spiaggia tornerà ai livelli del 2019. Forse con una consapevolezza differente. Ma cade l’obbligo delle mascherine e del green pass. Il certificato vaccinale in brevissimo tempo è passato dall’essere il passaporto per qualunque attività ad un’inutile pezzo di carta. Tant’è che le nuove versioni spesso non vengono neanche scaricate. Le mascherine sono ancora presenti nei contesti urbani, specie nei mezzi pubblici, dove vige ancora fino a giugno l’obbligo dell’Ffp2. Ma il virus non va in vacanza. I contagi sono tutt’altro che diminuiti. Ciò che è calato, è l’intasamento dei pronti soccorsi ed in terapia intensiva.
Ma non si deve abbassare troppo la guardia. Come si è già sperimentato, una recrudescenza della malattia, date le numerose varianti in circolazione, è altamente probabile. Ci si augura con minor impatto sulla popolazione generale. E l’estate è un momento pericoloso. I viaggi prevedono una migrazione di milioni di persone al mondo, e questo espone a rischio contagio.
Mascherine in spiaggia, le linee guida del Ministero della Salute
Tutto tornerà alla normalità. Saranno nuovamente consentiti i racchettoni in spiaggia ed i biliardini. Le mascherine daranno l’addio alle spiagge. Gli ombrelloni torneranno ad uno spazio minimo di 7,5 metri quadri anziché 10. Con l’eccezione di Emilia Romagna e Molise, che hanno scelto un approccio più prudente e distanziamenti maggiori, con 12 metri quadri di spazio ad ombrellone.
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Nonostante obblighi e divieti siano caduti, il Ministero della Salute, a fine marzo 2022 ha steso delle linee guida per i gestori dei lidi, proprio in concomitanza con il termine dello stato di emergenza. Si consiglia di privilegiare i pagamenti elettronici, magari con il contact, più rapidi dei contanti. In questo modo si posssono ridurre i rischi di file ed assembramenti davanti ai bar.
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Le discoteche all’aperto non avranno più regole, neanche le mascherine. Stesso dicasi per i ristoranti all’aperto, i cui tavoli non saranno più soggetti a distanziamento. Invece rimane l’obbligo di separare adeguatamente i tavoli negli spazi al chiuso. Chissà cosa succederà il prossimo autunno.