Attenzione se possedete un libretto emesso da Poste Italiane perché a seconda della tipologia che avete scelto rischiate ora una multa pari al 40% di quello che avete depositato
Sappiamo che i libretti di risparmio sono sempre molto apprezzati dai correntisti italiani. Ma ce n’è un tipo che è diventato fuorilegge e può costarvi anche il 40% di quello che ci avevate depositato.
Gli italiani sono probabilmente famosi in tutto il mondo proprio per il modo in cui gestiscono il denaro e in particolare per tutti i modi con cui viene gestito il risparmio. Ma, in ottemperanza ad alcune normative europee che si sono trasformate in leggi dello Stato italiano, alcune forme di risparmio non sono più utilizzabili.
Libretto poste fuori legge, attenzione alla multa
Abbiamo parlato di normativa europea e leggi dello stato. Il riferimento normativo che dovete conoscere è la Direttiva UE 2015/849 che si è trasformata in legge con il Decreto Legislativo numero 90 del 25 maggio 2017. La Direttiva UE di riferimento ha introdotto norme molto stringenti e severe per quello che riguarda la gestione di denaro. Lo scopo della normativa è quello di contrastare quanto più possibile il finanziamento alle attività terroristiche e il riciclaggio del denaro.
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Ma che cosa c’entrano i libretti di Poste Italiane? Fino a non molto tempo fa sia alle Poste ma anche in banca era possibile aprire e sottoscrivere un libretto al portatore. I libretti al portatore avevano il difetto di non avere un nominativo e, purtroppo, si sono quindi molto spesso trasformati in mezzi per attività illecite. Appunto per questo motivo sono stati resi illegali e infatti non sono più richiedibili proprio da 2017.
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Nel caso in cui, magari per una eredità, vi ritroviate per le mani un libretto denominato al portatore emesso da Poste Italiane sappiate che avreste dovuto estinguerlo entro il 31 dicembre 2018. Ma quello che avete tra le mani non è un pezzo di carta straccia del tutto. Secondo le comunicazioni ufficiali pubblicate sul sito di Poste Italiane è infatti ancora possibile fare richiesta di liquidazione del saldo eventualmente presente ma con una multa sicura emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze cui Poste Italiane è tenuta a fare comunicazione. Questa multa si compone di una sanzione che va da 250 euro a 500 euro e in più una quota pari fino al 40% della somma che era depositata sul conto.
