Tra gli strumenti più diffusi tra i piccoli risparmiatori ci sono i buoni fruttiferi, che solo in un caso mettono a rischio il capitale
L’investimento finanziario più diffuso tra gli italiani è senza dubbio il buono fruttifero postale (Bfp). I Bfp sono una particolare tipologia di titolo che hanno la caratteristica di garantire la restituzione del capitale, con annessi interessi, al risparmiatore che ha deciso di investire dei risparmi in questi strumenti.
Fanno parte della rete di servizi offerti da Poste Italiane e nonostante, nel tempo, gli strumenti per investire i risparmi si siano rinnovati, i buoni fruttiferi restano in cima alle preferenze degli italiani. Solitamente interessano i piccoli risparmiatori ma la chiave che determina il successo di questo strumento di risparmio è un’altra.
Buoni fruttiferi, l’unico rischio
La caratteristica principale che li rende molto diffusi in Italia sta nel fatto che i buoni fruttiferi postali hanno il capitale investito garantito dallo Stato. In sostanza, l’unico modo per perdere i propri risparmi investiti in Bfp è il fallimento dello Stato. Qualora, infatti, lo Stato dichiarasse il default, ossia l’impossibilità di fare fede ai propri impegni finanziari presi con i creditori, allora i capitali investiti nei buoni fruttiferi sarebbero in serio rischio.
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I buoni fruttiferi offrono anche la comodità di poter disporre dei capitali in qualsiasi momento. Questo è un altro aspetto notevolmente a favore di questo strumento finanziario. Infatti, nel caso piuttosto estremo di acque agitate per lo Stato, il risparmiatore può agire d’anticipo e ritirare i risparmi prima del disastro.
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Tuttavia, è opportuno sottolineare che un default dell’Italia è alquanto improbabile. Intanto una delle garanzie mosse dall’unità monetaria con altri paesi è la maggiore garanzia che si ottiene dallo stare insieme. Le rigide regole dell’Unione, che spesso sembrano delle spade di Damocle, in realtà sono necessarie per tenere i conti in ordine e non correre rischi.
L’unità monetaria è una ulteriore garanzia per uno Stato che ne fa parte. Rischiare il fallimento significa mettere a rischio l’intera unione monetaria al caso dell’Italia. Ciò è spiegato dal fatto che l’Italia è tra i paesi con il più alto debito pubblico dell’Unione. Un fallimento farebbe crollare l’Euro.