Il pagamento dell’assegno unico universale per i percettori del reddito di cittadinanza non è andato ancora a pieno regime
L’assegno unico universale sta pian piano entrando a regime con il superamento di alcune problematiche per certi versi inevitabili. Infatti, il nuovo strumento prevede modalità diverse di erogazione. Le richieste vengono ora inoltrate direttamente dal richiedente che non è obbligato a rivolgersi ad un caf o patronato per lavorare la pratica.
L’effetto inevitabile è quello degli errori che si possono commettere quando si offre la possibilità di avviare una pratica autonomamente e, magari, le condizioni iniziali per ricevere il sussidio non sono così lineari. Una delle situazioni in cui si sono riscontrate delle difficoltà, infatti, è quella relativa ai percettori del reddito di cittadinanza.
Reddito e assegno, cosa fare per riceverlo a giugno
I beneficiari del sussidio per la lotta alla povertà, infatti, sono già a monte oggetto di una integrazione dell’assegno unico universale di importo diverso rispetto ai percettori ordinari. Inoltre, per i beneficiari del reddito è stata predisposta una procedura più complessa.
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Infatti, in un primo momento ci sono stati dei ritardi nei pagamenti giustificati dal fatto che erano necessari ulteriori controlli. Successivamente, con la circolare 53 del 28 aprile, l’Inps ha modificato la procedura per i percettori del reddito che hanno diritto all’integrazione dell’assegno unico.
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Infatti, per costoro è prevista la compilazione di un modulo, definito modello Rdc-Com/AU. L’Inps indica nella circolare quali sono i nuclei familiari che sono tenuti a presentare il modello suddetto entro il 30 giugno. Senza la presentazione del modello, non sarà erogato l’assegno unico ai percettori del reddito per il mese di giugno.
Sono tenuti a presentare il modello Rdc-Com/AU tutti i percettori del reddito di cittadinanza esclusi i seguenti casi: i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza in cui un solo genitore sia il dichiarante della DSU, la dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE; contestuale presenza di uno o più figli a carico che siano minorenni con o senza disabilità, oppure maggiorenni con disabilità. In tutti gli altri casi è necessario presentare il modello.