I mercati del petrolio in agitazione dopo gli ulti aggiornamenti in campo internazionale. Già in arrivo i primi rialzi
Le nuove tensioni internazionali in corso e gli aggiornamenti dalla Cina rendono sempre più instabili i mercati del petrolio. Si va verso una nuova accelerata dei prezzi dei carburanti ai distributori che già hanno accennato a fissare degli aumenti. Sono due le motivazioni alla base della nuova instabilità.
Intanto nella giornata di oggi è stato trovato l’accordo tra i paesi membri dell’Unione europea per fissare nuove sanzioni alla Russia che prosegue la sua aggressione in Ucraina. Il muro alzato dai russi per liberare le acque del mar Nero e lasciar passare il grano ucraino verso i mercati ha provocato come conseguenza l’inasprimento delle sanzioni.
Petrolio in rialzo, dove si arriverà
Stavolta è toccata all’embargo del petrolio russo che riguarderà tutti i paesi membri esclusa l’Ungheria che non è nelle condizioni di rinunciare al greggio russo. Parallelamente a questa vicenda che ha condizionato i mercati con la corsa all’acquisto e il conseguente aumento dei prezzi è arrivato poi l’alleggerimento del lockdown in Cina.
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La ripresa delle attività cinesi comporterà un aumento della domanda di petrolio, un ulteriore elemento che si aggiunge all’instabilità legata al conflitto. L’aumento del prezzo del petrolio provocherà in breve tempo aumenti dei carburanti al distributore. Già si sono avvertiti i primi segnali in alcuni distributori.
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Questi sono i prezzi medi del 31 maggio al distributore: benzina self service a 1,900 euro/litro, diesel a 1,820 euro/litro. Il gpl servito è a 0,831 euro/litro, il metano servito a 1,849 euro/kg; il gnl 2,084 euro/kg. In rialzo i listini di Eni e Ip. Le previsioni non sono rosee per i prezzi dei carburanti.
Potrebbe ben presto tornare la minaccia dei 2 euro al litro per la benzina. Il tutto mentre sono in vigore ancora i tagli di accise e Iva prorogati fino all’8 luglio. La cittadinanza si chiede a questo punto cosa accadrà dopo il giorno 8 luglio alla luce dei nuovi rincari in corso e con la scadenza dei tagli di accise e iva.