Ecco qualche trucco per limare i costi delle commissioni quando andiamo a pagare le già care bollette di luce e gas. Come fare
Il primo semestre di quest’anno ha visto il conflitto ucraino farsi protagonista di una crisi che per decenni non aveva avuto precedenti nel cuore del vecchio continente, l’Europa. Come abbiamo visto, ha acceso la miccia di una crisi alimentare e delle materie prime, avendo improvvisamente reciso i rapporti commerciali e gli accordi di prelazione energetica tra gli Stati comunitari e la Russia.
L’energia non poteva che trasformarsi in uno degli oggetti della contesa, smascherando l’ampia dipendenza di gas – nella fattispecie – che affligge l’Unione Europea. Un cordone ombelicale – a latere della discussione – dove passano grano, prodotti per l’agricoltura e altre componenti fondamentali. Mentre in Europa, tale shock ha attivato una corsa a nuove fonti di approvvigionamento e all’accelerazione di una pianificazione legata alla realizzazione degli impianti di energia rinnovabile, le bollette di luce e gas hanno scaricato tutto il costo di questa guerra sulle spalle dei cittadini .
Certo, i problemi di portafoglio, pensare a pagare i servizi essenziali per la casa, non sono priorità soltanto di ieri per una fascia della nostra popolazione, incatenata ad una povertà endemica. Per questo stato delle cose, a suo tempo, alcuni provvedimenti governativi hanno dato vita alla Carta Acquisti, destinata a fronteggiare, oltre la spesa alimentare e farmaceutica, anche i costi della luce e del gas di casa.
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Ma se sommiamo le correlate spese di commissione che da sempre affiancano le bollette, vediamo quanto nell’arco di un anno l’esborso non è affatto insignificante. In realtà, esistono degli escamotage utili per aggirare gli insinuanti importi connessi ai servizi di lavorazione dei pagamenti da parte delle banche e degli uffici postali. Gli strumenti odierni consentono pertanto di ricorrere a valide alternative.
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Le modalità principali per non pagare le commissioni, sono tre: il pagamento diretto online sul sito web del fornitore, accedendo, dopo averlo aperto, al proprio account e appoggiandosi alla carta di credito; il RID, ossia l’addebito diretto sul conto corrente dell’importo dovuto; il servizio gratuito di pagamento appartenenti ai servizi convenzionati che le aziende attivano per i propri clienti.