Al conto corrente bancario può essere detratto denaro automaticamente. A giugno il pagamento di un’imposta trimestrale
Il conto corrente bancario è la soluzione privilegiata di deposito del denaro. In concomitanza con la spinta verso le transazioni tracciabili, ormai è diventato quasi un obbligo. Ad esempio i lavoratori dipendenti, da qualche anno, non possono più ricevere lo stipendio in contanti, ma esclusivamente tramite transazioni digitali, come ad esempio il bonifico bancario.
Le spese sul conto corrente dipendono principalmente dal contratto stipulato con l’istituto di credito. Ad esempio le commissioni sui prelievi, che nella maggior parte dei casi sono gratuite per chi utilizza l’ATM del proprio istituto di credito, ed invece sono a pagamento se l’operazione viene effettuata presso altre banche. Discorso simile per i bonifici bancari e per la ricarica delle carte prepagate. In alcuni casi sono operazioni gratuite, in altri sono a pagamento, generalmente alla cifra di un euro. E queste spese vengono addebitate automaticamente sul conto corrente. Ci sono alcune imposte che non dipendono dalla banca.
Conto corrente, a chi scatterà l’imposta di bollo
L’imposta di bollo è una trattenuta che è prevista per tutte le giacenze sul conto corrente superiore ai 5.000 euro. Viene prelevata automaicamente dal conto corrente ogni tre mesi. La prima tranche è a marzo di ogni anno. La prossima è a giugno. Tecnicamente viene definita indiretta e cartolare. Indiretta perché non ha a che fare con la capacità contributiva del correntista. Cartolare perché è un documento redatto in forma scritta.
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Per le persone fisiche l’imposta sul conto corrente equivale a 34,20 euro annui, divisi in 4 rate trimestrali. Per le imprese invece la cifra è superiore, 100 euro l’anno. Il calcolo dei 5.000 euro che fa scattare l’imposta di bollo non si riferisce esclusivamente al saldo nel momento ell’estratto conto annuale, a ha valore anche la giacenza media annua.
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Nel caso in cui il correntista abbia più di un conto corrente, ognuno dei quali on deposito superiore ai 5.000 euro, eve far fronte all’imposta di bollo per ciascun conto. Esistono alcune banche che da accordi contrattuali si fanno carico dell’imposta di bollo. Ma nella maggior parte dei casi è incombenza del correntista.