L’Agenzia delle Entrate informa su come procederà nei monitoraggi sui modelli 730 precompilati inviati dai CAF. Cosa dice l’Agenzia
È tempo di pensare alle vacanze, di cominciare ad organizzare le ferie e dare una meta all’auspicato riposo. Ma prima, ciò che è stato iniziato bisogna portarlo a termine. E le famiglie sono più che addotte a questo esercizio, specialmente quando sono alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi. Mentre ci si sta apprestando alla fase di invio (per i più solerti), intanto i mesi precedenti sono trascorsi nella raccolta delle pezze di appoggio.
Occorre, dunque, mettere assieme gli scontrini, le fatture, i pagamenti e le ricevute riferite allo scorso anno, in modo da ricevere i consueti sconti d’imposta derivati – secondo norma – dalle spese detraibili, come ad esempio le spese mediche e sanitarie. La dichiarazione, infatti, si chiude con la definizione di un credito d’imposta che finirà in busta paga o nel cedolino della pensione.
730 precompilato al Caf, a suo carico una parte dei controlli dell’Agenzia delle Entrate
Il pacchetto della documentazione messa su è fondamentale per produrre quelle informazioni corrette che confluiranno nella compilazione del modello; il contribuente è dunque responsabilizzato non solo per evitare future sanzioni per dati fallaci od omessi ma per contribuire alle spese dello Stato nella “congrua” misura. Soltanto in un secondo ordine di motivazioni emergerà la responsabilità del CAF o di altri intermediari ai quali è stata eventualmente delegata la compilazione.
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Con il modello 730 precompilato dall’Agenzia Entrate, non si fa altro che verificarlo dal proprio profilo del portale dedicato e, nel caso non vi siano errori od omissioni, si può procedere all’accettazione. Dal 1° giugno, sul sito vengono attivate le funzionalità di modifica dei dati, ivi compresa la modifica o l’aggiunta di un reddito. Ciò viene svolto in piena autonomia dall’utente ma ad egli è consentito rivolgersi per le medesime azioni ad un CAF, oppure ad un commercialista.
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La modifica del modello da parte di un intermediario esporrà ai controlli formali, effettuati dall’Agenzia delle Entrate, sui documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili direttamente il CAF o il professionista che ha accertato la conformità della dichiarazione. A carico del contribuente ricadranno i controlli sul sussistere dei requisiti soggettivi per fruire delle agevolazioni.