Inizia il periodo caldo per i contribuenti italiani che a breve dovranno presentare la propria dichiarazione dei redditi
Con l’inizio del mese di giugno iniziano ufficialmente i mesi delle scadenze fiscali per tanti contribuenti italiani: il primo passo è sicuramente quello della compilazione della dichiarazione dei redditi. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile visionare anche il modello 730 precompilato.
Per quanto riguarda proprio il modello precompilato, dallo scorso 31 maggio i contribuenti lo possono accettare, modificare ed inviare all’Agenzia delle Entrate direttamente tramite l’applicazione web e modificare e inviare il modello Redditi precompilato. Vediamo ora però chi deve presentare la dichiarazione e chi no.
Agenzia delle Entrate, ecco chi non deve fare la dichiarazione dei redditi
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata da tutti coloro che nel 2021 hanno prodotto un reddito da lavoro, sia da lavoro dipendente che autonomo. Ricordiamo che sono considerati redditi anche la pensione e le rendite dai terreni posseduti. Per mezzo del modello 730 si vanno dunque a dichiarare al Fisco tutti i redditi percepiti.
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Ci sono però dei casi ben specifici in cui alcune tipologie di reddito sono escluse dall’obbligo della presentazione della dichiarazione dei redditi. Non devono presentare la dichiarazione coloro che possiedono redditi di qualsiasi tipologia, ad esclusione di quelli per i quali è obbligatoria la tenuta delle scritture contabili, per un importo complessivamente non superiore a 3mila euro.
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Non devono presentare la dichiarazione nemmeno coloro che hanno un obbligo di imposta inferiore a 10,33 euro. Altri esclusi sono coloro che hanno redditi da abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati, se il fabbricato non è situato nello stesso Comune dell’abitazione principale. Non sono tenuti a presentare dichiarazione nemmeno loro che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto.
In caso di omessa dichiarazione dei redditi i contribuenti incorrono in una sanzione amministrativa che va da un minimo del 120% ad un massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute. L’imposta minima applicabile è di 250 euro. In caso di redditi prodotti all’estero è previsto un aumento di 1/3 della sanzione minima applicabile. Ricordiamo, infine, che la scadenza del modello 730 è il 30 settembre.