Imu 2022, chi può ottenere uno sconto del 20% sulle rate

Con il Decreto Rilancio sono stati introdotti degli sconti sull’Imu. Ma non per tutti. Alcune regole sono soggette a decisioni locali

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IMU (Foto Pixabay)

L’IMU sta per arrivare. Il 16 giugno è la scadenza per pagare la prima tranche, che corrisponde al saldo annuale. A dicembre invece, l’anticipo per l’anno successivo. L’imposta sugli immobili è comunale, e l’importo stesso dipende dalle decisioni del comune, oltre che ovviamente alcune caratteristiche della casa stessa, come ad esempio l’estensione ma soprattutto la rendita catastale.

E’ in previsione una riforma del catasto che non piace molto a chi dovrà pagare l’IMU. Potrebbe succedere che molti contribuenti assisteranno all’aumento dell’odiata imposta. Ma la manovra impopolare specialmente per il ceto medio-alto, è utile a diminuire le imposte sul reddito da lavoro, che al momento sono tra le più alte in Europa. Nonostante ci, la riforma catastale, e le successive modifiche sull’IMU sono guardate con molto sospetto.

IMU 2022, cosa prevede il Decreto Rilancio

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IMU (Foto Pixabay)

Il decreto Rilancio ha dato la possibilità ai comuni di applicare uno sconto del 20% sull’IMU. Ma la percentuale non è prestabilita. E’ il massimo di detrazione che si può applicare, ma i vari enti locali potrebbero optare anche per una percentuale minore o non applicarla affatto. Inoltre potrebbero richiedere al cittadino di provvedere all’addebito automatico sul conto corrente come condizione preliminare per accedere allo sconto. In questo modo la riscossione sarebbe rapida e sicura, anche per spingere sempre più le transazioni digitali e tracciabili.

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Va ribadito che l’IMU deve essere pagata solo dai proprietari di seconde, terze case e via dicendo. Sono esenti dall’imposta sugli immobili i proprietari delle prime case di residenza, chiamate più correttamente abitazioni principali. Ma con qualche eccezione. Gli immobili che al catasto sono registrati come di lusso, sono ugualmente soggetti all’IMU, con aliquota progressiva in base al valore catastale.

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In più, da quest’anno, nel caso in cui i coniugi di uno stesso nucleo familiare abbiano residenze diverse, non possono più essere esentati dall’IMU per entrambi gli immobili. Possono scegliere su quele delle due case applicare l’esenzione, ma non entrambe.

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