I beneficiari del Reddito di Cittadinanza e dell’Assegno Unico devono inviare un importante modulo per non perdere gli arretrati
L’Assegno Unico Universale è senza ombra di dubbio la misura principe che il governo Draghi ha erogato per aiutare le famiglie italiane che hanno figli a carico con 21 anni di età e senza limiti di età per le famiglie con figli che hanno una disabilità. L’Assegno è erogato direttamente sull’IBAN del richiedente al momento della domanda.
A ricevere la misura sono anche il percettori del Reddito di Cittadinanza che, in questo caso, riceveranno la ricarica direttamente sulla tessera ogni mese. La data di arrivo dell’Assegno non è sempre la stessa ma varia di mese in mese. In questo articolo porremo la nostra attenzione sull’Assegno Unico e il RdC ed in particolare su chi rischia di perdere gli arretrati.
Coloro che sono beneficiari del Reddito di Cittadinanza e percepiscono l’Assegno Unico devono presentare il modello “Rdc/Pdc – Com Assegno unico (AU). Il modulo deve essere compilato solo quando le informazioni indispensabili per il riconoscimento dell’assegno non sono già in possesso dell’Inps, né sono desumibili dalle banche dati a disposizione.
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Coloro che hanno già ricevuto il pagamento di marzo dell’Assegno Unico devono presentare il modulo solo se devono richiedere la maggiorazione per i figli maggiorenni fino ai 21 anni o la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori. Devono invece presentare il modulo RdC Com -Au i genitori single che dovranno specificare anche le motivazioni della mancanza dell’altro genitore.
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Il modello deve essere presentato anche nel caso in cui il figlio a carico è diventato maggiorenne. Con la maggiore età, infatti, l’assegno unico si bloccherà in automatico e si dovrà compilare il modulo RdC Com – AU per continuare a prendere l’integrazione. Il modulo deve essere presentato anche se entrambi i genitori lavorano per poter ottenere la maggiorazione spettante ai titolari di reddito da lavoro.
Il modulo deve essere presentato online tramite il sito Inps accedendo al servizio “reddito di cittadinanza” tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e Carta di Identità Elettronica (CIE) oppure recandosi ad un Patronato. Coloro che presenteranno il modulo entro il 30 giugno non perderanno gli arretrati di marzo.