Nonostante i tagli di accise e Iva i carburanti aumentano il loro prezzo al distributore. Prevista ulteriore impennata a breve
Sono passate poche settimane dalla proroga del taglio delle accise e dell’Iva sui carburanti che hanno permesso di tenere sotto controllo i prezzi degli stessi e frenare gli aumenti. La proroga è stata accordata dal Governo fino al giorno 8 luglio 2022 nel decreto Aiuti e energia approvato ad inizio maggio.
Tuttavia, da circa due settimane i prezzi hanno ripreso la risalita nonostante il prezzo del petrolio alla fonte restasse più o meno stabile. Le ultime vicissitudini legate al conflitto in Ucraina e la decisione di interrompere le importazioni di petrolio russo hanno infiammato i mercati del greggio.
L’Unione europea, infatti, è compatta e pronta ad approvare l’embargo del petrolio russo come strategia per premere sull’economia della Russia e cercare di portarla al cessate il fuoco. La notizia ha fatto subito balzare in alto il prezzo del petrolio. L’effetto già atteso è l’ulteriore aumento dei carburanti che già ora viaggiano su 1,90 euro di media al litro per la benzina e poco sotto per il diesel.
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Tuttavia, il Governo sembra già pronto ad intervenire dando seguito a quanto già anticipato all’atto della prima applicazione dei tagli di accise e Iva. Infatti, è stato già anticipato che c’è l’intenzione di attivare un meccanismo automatico che permetta di gestire l’Iva e le accisa in proporzione ai cambiamenti dei prezzi.
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Il meccanismo permetterebbe di tenere i prezzi al distributore sempre sotto una certa soglia di tolleranza. A questo meccanismo non si è ancora arrivati ma fonti del Governo hanno già anticipato a Rainews24 che è pronto un nuovo taglio per far fronte agli ultimi e prossimi aumenti.
“E’ molto probabile che il governo proceda con nuovi interventi sulle accise per contenere il caro-benzina e il costo dei carburanti – ha dichiarato la sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra – “L’aumento dei prezzi fa aumentare anche il gettito dell’Iva che non vogliamo mettere nelle casse dello Stato ma lo utilizziamo per abbassare le accise e tenere calmierato il prezzo”, ha concluso.