L’inflazione che sale a causa della situazione che nel post pandemia si è incancrenita con la guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei costi dell’energia e delle materie prime mettono a dura prova il portafoglio delle famiglie italiane, alle prese con tutta una serie di aumenti dei prezzi che stanno incidendo pesantemente su tutte le voci di spesa
Una nuova indagine statistica realizzata da Altroconsumo ci dà una panoramica di quelli che sono gli impatti più importanti della crisi e della conseguente inflazione che galoppa. Una altissima percentuale di chi ha partecipato al sondaggio di Altroconsumo, l’80%, ha dichiarato di avere in qualche modo modificato le proprie abitudini riguardo il consumo di energia sia durante l’inverno appena trascorso sia ora in estate. Per far fronte al caro bollette c’è anche un 40% di intervistati che ha dichiarato di stare riducendo l’uso degli elettrodomestici e il consumo di acqua.
Un’altra voce di spesa molto importante per gli italiani è ovviamente il carburante con oltre la metà degli italiani intervistati da Altroconsumo che ha dichiarato di stare cercando mezzi alternativi per risparmiare nel momento in cui va a fare il pieno. Tre italiani su dieci circa hanno deciso di usare meno l’auto mentre c’è un 26% che cerca di modificare il proprio stile di guida per risparmiare benzina.
Fare la spesa è diventato poi per 6 italiani su 10 motivo di grossa preoccupazione, costringendo a cambiare le proprie abitudini. Circa il 20% degli italiani ha deciso di acquistare meno carne e meno pesce, ritenuti particolarmente cari, mentre c’è circa un altro 30% che invece ha deciso di tagliare tutto ciò che non è essenziale.
In generale gli italiani stanno cercando di diventare poi più attenti nel momento in cui si trovano davanti allo scaffale evitando di cadere nell’abitudine e andando ad esaminare con più attenzione le etichette con i prezzi cercando di scegliere quello più vantaggioso anche passando a prodotti a marchio del supermercato e andando comunque sempre alla ricerca delle offerte.
Qualcosa che ci trasciniamo dalla pandemia è invece il comportamento di 2 italiani su 10 che dichiarano di aver acquistato più spesso prodotti a lunga conservazione quali per esempio la farina e lo zucchero. La crisi e l’inflazione non risparmia neanche la salute, la cultura e tempo libero.
C’è un 56% degli italiani che ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini di acquisto per esempio non andando in vacanza o cambiando meta, rinunciando ad acquistare articoli per il tempo libero e tagliando in toto le attività culturali.
La situazione non è migliore per quello che riguarda le spese sanitarie, dato che c’è un 16% di italiani che ha dichiarato di aver deciso di posticipare a data da destinarsi le cure odontoiatriche mentre il 13% ha rinviato una visita specialistica per poter risparmiare denaro e far fronte alle bollette.
Come ricorda Altroconsumo occorre che il Governo si muova in maniera tempestiva ed efficace, una lezione che abbiamo imparato durante la pandemia. L’associazione chiede anche poi che vengano rese definitive misure quali per esempio l’abbassamento dell’IVA, l’eliminazione degli oneri di sistema dalle bollette e l’abbattimento delle accise che gravano sul carburante.