La città lagunare si prepara a introdurre il ticket d’ingresso. Si andrà dai 3 ai 10 euro a persona. Ecco come risparmiare
Se l’effetto del conflitto in Ucraina è stato quello di accentuare l’aumento dei prezzi mettendo in crisi i bilanci familiari e l’economia interna, lo stesso non si può dire per il turismo. I numeri della ripresa sono favorevoli, specie nelle grandi città d’arte. Sono riprese le visite nelle località che durante la pandemia erano state più penalizzate.
Infatti, rispetto ai primi due anni della pandemia, la ripresa dei contatti sociali conseguente al miglioramento della situazione epidemiologica, è arrivata prima dell’estate portando effetti positivi e la ripresa del turismo anche nelle città d’arte e nei centri d’interesse artistico e storico.
Tra queste c’è sena dubbio Venezia che è stata presa d’assalto a partire dalla Pasqua. I segnali positivi e l’affollamento della città nei giorni festivi hanno spinto l’amministrazione comunale a prendere una decisione; per entrare a Venezia sarà necessario pagare un biglietto d’ingresso.
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La tariffa servirà per mettere un limite agli arrivi nei giorni festivi in modo da poter distribuire il flusso durante l’anno. Infatti, il tetto di ingressi previsto è stato fissato in 40.000 persone giornaliere. Oltre non si andrà. Il biglietto di entrata costerà dai 3 ai 10 euro a persona in base al periodo. La partenza, però, avverrà soltanto nel 2023, in particolare dal 16 di gennaio.
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Il sindaco Brugnaro ha spiegato: “Ci saranno dei tornelli come quelli del supermercato e con una ‘app’ si potrà passare, in base alla disponibilità che si ha. Se uno è un cittadino, avrà sempre la ‘chiave’ del cancello, se uno è un ospite ce l’avrà per il periodo in cui è ospite, ha dichiarato il primo cittadino. Poi aggiunge soddisfatto: “Con il contributo d’accesso possiamo usare la leva finanziaria per dissuadere le persone che non hanno prenotato l’ingresso alla città. Una cosa posso dire con certezza: non sarà più come prima”.