Il caro bollette tiene banco in Italia. Per questo motivo sono state semplificate alcune procedure per le rinnovabili
I rincari dovuti al caro energie restano il tema principale di dibattito in Italia. Gli aumenti dei costi energetici hanno provocato, di conseguenza, la risalita dei prezzi di diversi prodotti da banco. Tuttavia, il rincaro principale per gran parte degli italiani resta l’energia elettrica. Quest’ultima, infatti, dipende dal gas che viene acquistato a prezzi elevati.
Per questo motivo il Governo ha deciso di puntare in maniera più incisiva sulle energie rinnovabili. Un paese come l’Italia, bagnato quasi completamente dal mare e dove il sole va forte per gran parte dell’anno, non puntare sulle rinnovabili è stato fin qui un grosso errore. Tra le difficoltà riscontrate in questi anni sui pannelli solari, ad esempio, c’è quella che riguarda le autorizzazioni.
E’ in arrivo una novità per coloro che intendono installare pannelli solari per cercare, così un risparmio energetico ed economico. Infatti, come indicato anche dal ministro della transizione ecologica Cingolani, ora non occorrono più le autorizzazioni in certi casi. Il ministro ha poi spiegato le novità al Corriere della Sera: “Abbiamo fatto molte cose. La prima il decreto semplificazioni dell’autunno scorso e quelli successivi di quest’anno che hanno iniziato a funzionare“.
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Poi prosegue: “Se chi abita in una casa vuole mettersi dei pannelli fotovoltaici sul tetto, fino a 200 kilowatt e non chiede incentivi, non deve chiedere autorizzazioni a meno che sia in un edificio vincolato. Lo stesso vale per le imprese che realizzano impianti sui tetti dei capannoni. E questo ha dato una spinta”.
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Queste procedure stanno avendo effetti positivi sottolinea il ministro. Già ad oggi si prospetta un taglio del fabbisogno di gas di 3 miliardi di metri cubi grazie alle installazioni favorite dai decreti: “Solo a questo momento abbiamo altre iniziative per circa 24 Gigawatt di rinnovabili (12,4 da solare e 10,7 da eolico) che hanno richiesto l’autorizzazione. L’obiettivo che avevamo fissato da qui al 2030 era di arrivare a 70 Gigawatt da fonti rinnovabili. Quindi è molto più vicino”, conclude il ministro.