Brutta sorpresa per il settore delle tv a pagamento che trasmettono le partite di calcio. Nuovo crollo degli ascolti
La pandemia ha cambiato molte abitudini e lasciato dei segni inevitabili sia a livello individuale che per talune collettività. Si sono verificati dei cambiamenti anche a livello economico con alcuni settori che sono stati travolti e ancora non vedono una ripresa forte, come l’abbigliamento.
Altri comparti, poi, erano già in difficoltà ed hanno avuto un ulteriore colpo. Tra questi c’è senza dubbio il calcio che già prima della pandemia stava lanciando dei segnali di allontanamento da parte del grande pubblico. Alla base c’è la trasformazione dello sport più seguito al mondo in un business, un’economia che nel tempo sta facendo sbiadire la passione dei tifosi.
La pandemia, in tal senso, sembra aver dato un ulteriore colpo, una accelerata al distacco del pubblico verso il calcio. I numeri degli ascolti, poi, sono ormai eloquenti. La principale emittente di trasmissione delle gare di calcio in Italia, Dazn ha diffuso i dati degli ascolti. Secondo i dati pubblicati da La Stampa Dazn rispetto a Sky ha perso il 38% degli ascolti che equivalgono a 70 milioni di telespettatori.
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Sky a sua volta veniva già da un calo degli ascolti dall’anno precedente. Il seguito, insomma, è in picchiata. Il calcio spezzatino che non si cura del parere dei tifosi non produce, è stata una pura illusione da parte dei presidenti delle squadre di calcio di serie A. Questi numeri allontanano gli sponsor dalle emittenti televisive che sono costrette a ridimensionare le offerte alla lega, ossia ai club, per l’acquisto dei diritti televisivi.
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Alla base dell’allontanamento rimane l’eccessiva supremazia che sta avendo l’aspetto economico sulla passione. Il tifoso man mano si abitua alle docce gelate e raffredda i propri umori, le proprie sensazioni. I numeri dicono che il calcio, di questo passo, dovrà ridimensionarsi altrimenti sarà difficile trovare emittenti che trovino conveniente investire.