Se le cartelle esattoriali non pagate accumulano debiti eccessivi, l’Agenzia delle Entrate può anche provvedere al pignoramento dell’auto
Pagare le cartelle esattoriali è un dovere di tutti i contribuenti. A fronte di debiti inesigibili, e di arretrati che contano miliardi di euro, l’Agenzia delle Entrate ha proposto varie soluzioni per andare incontro ai contribuenti. Tra queste troviamo la rottamazione delle cartelle esattoriali ed il saldo e stralcio, due formule che consentono di rateizzare i debiti senza incorrere in more e sanzioni.
Ma nel caso in cui si salti una o più rate, si tornerà al regime di riscossione tradizionale, ed in conseguenza a solleciti senza risposta, si può arrivare alla conseguenza più estrema. L’espropriazione forzata. Questo è un procedimento legale per cui anche immobili fondamentali, come la prima casa o l’auto, possono essere coinvolti. Esistono delle procedure specifiche che il creditore deve rispettare, in assenza delle quali, il pignoramento è nullo.
Cartelle esattoriali, quali sono i passaggi per il pignoramento dell’auto
Quando il creditore, in questo caso Equitalia per conto dell’Agenzia delle Entrate sulle cartelle esattoriali non pagate, decide di avvalersi del pignoramento forzato, il primo bene che viene toccato è il conto corrente bancario. In assenza di liquidità per totalizzare la somma dovuta, può ricorrere anche al pignoramento dell’auto.
A seguito di numerosi solleciti, con annesse scadenze, l’agenzia di riscossione, per attivare il procedimento di pignoramento, deve formalizzare l’atto di precetto, il cui significato è quello di manifestare la volontà del creditore di procedere all’esecuzione forzata a meno che il debito non venga sanato immediatamente.
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Esistono dei limiti temporali specifici. L’Agenzia delle Entrate deve provvedere a dare avvio al pignoramento minimo 10 giorni dopo l’atto di precetto e massimo 90 giorni. Dopodiché l’esecuzione forzata non sarà più ammessa. Il pignoramento dell’auto può avvenire tramite due procedure distinte. L’esecuzione mobiliare o la nuova procedura.
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Nel primo caso l’ufficiale giudiziario stesso si recherà nella residenza del proprietario dell’auto. Nel secondo caso invece l’atto di pignoramento obbligherà il debitore a consegnare la propria auto all’Istituto di Vendite Giudiziarie (IVG) entro 10 giorni. In quel lasso di tempo il debitore diventa custode dell’auto. In caso di mancata consegna interverrà la polizia a ritirare il libretto di circolazione ed a sottrarre l’auto al proprietario.