Esistono ancora delle incertezze riguardo la proroga dell’obbligo delle mascherine. Vediamo quali scadenze e in quali contesti
Con la cessazione dello stato emergenza avvenuta il 31 marzo e preceduta dal Decreto-Legge 24 marzo 2022 , n. 24 , il processo di alleggerimento delle procedure e delle misure anti Covid è avanzato gradualmente. I principali passaggi sono stati la rimodulazione dell’uso del green pass base e rafforzato per attività e servizi. In particolare per la ristorazione all’aperto e i trasporti locali e regionali l’obbligo è decaduto il 1° aprile.
Dallo stesso giorno è rimasto isolato a casa solo chi ha contratto il virus. L’accesso ai luoghi di lavoro con il green pass base (vaccinazione, guarigione, test) per tutti, compresi gli over 50, è durato fino al 30 aprile. Dal primo maggio niente green pass per ristoranti e bar. Il decreto ha semplificato la gestione dei casi di positività nelle scuole e ridotto i tempi di rientro per chi ha contratto il virus.
Dal primo giugno il green pass è necessario solo per accedere come visitatori alle strutture ospedaliere, ai reparti di degenza RSA e come accompagnatori nelle sale di attesa di pronto soccorso. Successive ordinanze ministeriali hanno abolito l’obbligo del Passenger Locator Form, non più necessario per gli arrivi in Italia dall’estero. Dal primo giugno 2022 la certificazione verde Covid-19 non è più necessaria per l’ingresso in Italia dai Paesi dell’Unione Europea e da Stati terzi.
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Le restrizioni maggiori persistono sull’uso delle mascherine. Fino al 15 giugno l’obbligo rimane sui mezzi di trasporto (quelle FFP2), al cinema, a teatro, per altri tipi di spettacoli al chiuso, in tutte le strutture sanitarie. Potrebbe essere prorogato sui mezzi pubblici a lunga percorrenza. Anche a scuola le mascherine restano obbligatorie fino al termine dell’anno scolastico, incertezze ci sono dunque per chi sosterrà gli esami scolastici a fine mese e a luglio.
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Nei luoghi di lavoro privati permangono dubbi. Infatti l’uso negli ambienti condivisi resta obbligatorio fino a fine mese, ma le parti sociali stanno cercando di trovare un accordo col governo, al fine di applicare le stesse norme del pubblico impiego dove esiste solo la raccomandazione all’utilizzo. Esiste dunque qualche incertezza, non resta che aggiornarsi con attenzione.