Al termine di operazioni di controllo da parte della Guardia di Finanza sugli esercizi commerciali sono state sequestrate alcune mascherine
Le mascherine stanno sparendo dallo scenario pubblico, in virtù dei recenti allentamenti. E dal 15 giugno potrebbero essere ancora meno necessarie. Tuttavia in alcuni luoghi pubblici al chiuso sono ancora necessarie. In particolare le Ffp2, sui mezzi di trasporto pubblici, teatri e cinema. Sono caduti gli obblighi invece per gli esercizi commerciali ed i ristoranti. Ma il rischio del contagio da Covid non è finito.
Al momento le strutture ospedaliere tengono sotto controllo le terapie intensive. Le percentuali di infetti non sono ancora così rassicuranti da decretare la fuoriuscita totale dal problema. Di conseguenza la prudenza è affidata alla coscienza individuale. Per le persone non in salute, debilitate, e per gli anziani è consigliabile non abbassare troppo la guardia. E le mascherine sono il dispositivo di sicurezza più indicato dai medici, in particolare le Ffp2.
Nella Zona di Lamezia Terme, le Fiamme Gialle hanno effettuato controlli su 70 esercizi commerciali, riscontrando numerose irregolarità. Le mascherine come dispositivo di protezione dal contagio sono efficienti solo se regolari. E per esserlo devono riportare il marchio CE. Grazie alla collaborazione dell’Institute on membrane technology (Consiglio Nazionale delle Ricerche-ITM) di Cosenza, che esegue specifici test di filtrazione, sono state rinvenute e sequestrate 3.665 mascherine Ffp2 per bambini.
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I proventi dalle attività illecita di mascherine non conformi avrebbero fruttato agli esercenti circa 70.000 euro. Speculare sulla salute pubblica, in particolare a danno dei bambini, è un’azione non solo illecita, ma deprecabile. Le persone denunciate ed in stato di libertà sono complessivamente 15. Rischiano una sanzione fino a 25.000 euro per contraffazione, più eventuali ripercussioni penali.
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Anche se non più utilizzate come nei mesi scorsi, le mascherine continuano ad essere necessarie per la sicurezza personale. Ed è buona norma verificare il simbolo CE sul dispositivo di protezione. La vendita del falso su prodotti a marchio registrato non si è fermata alle mascherine, ma anche a giocattoli ed altri articoli, che sono stati sequestrati anc’essi dalla Guardia di Finanza.