L’uso delle mascherine al chiuso ancora al centro del dibattito pubblico. Quale è la posizione degli scienziati in vista della scadenza dell’obbligo?
Le mascherine sono ormai un ricordo soprattutto negli spazi esterni e all’aperto. Gli italiani le hanno abbandonate da settimane. L’obbligatorietà dell’utilizzo permane nei mezzi di trasporto locali e nazionali, nei cinema, nei teatri e negli eventi culturali e sportivi che si svolgono in spazi chiusi. Tuttavia si avvicina la scadenza sull’obbligo della protezione personale.
La questione rimane aperta, soprattutto in considerazione di un aumento dell’incidenza in alcune regioni e province, e in particolar modo in vista degli imminenti esami di terza media e di Stato. Il TAR del Lazio si è già espresso al riguardo, bocciando un ricorso del Codacons ribadendo la legittimità dell’ordinanza ministeriale che indica l’obbligo dell’uso dellee mascherine fino al termine dell’anno scolastico.
Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore presso il Campus di Roma ha affermato a Adnkronos Salute che “le mascherine in luoghi chiusi restano ancora indispensabili a fronte di un virus, tutt’ora circolante, che è probabilmente uno dei patogeni più contagiosi della terra”.
Per lo scienziato i luoghi affollati e al chiuso rappresentano le condizioni più pericolose per lo sviluppo dei contagi. La vaccinazioni, secondo Ricciardi, hanno contenuto la diffusione del virus allettando la pressioni sugli ospedali. Ma l’elevata contagiosità della variante Omicron rende ancora elevati i rischi per chi si ammala.
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Per il professore la raccomandazione è quindi quella dell’uso negli spazi al chiuso e quindi anche a scuola in previsione degli esami di maturità. Ricciardi ribadisce tuttavia che la scelta resta ai responsabili politici, soprattutto in vista degli incontri tra Ministero della Salute e quello dell’Istruzione proprio circa la sicurezza nei prossimi esami di Stato e di terza media.
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La prevenzione e la prudenza sono ancora fondamentali per combattere la diffusione del virus a giudizio di autorevoli scienziati. Anche se non mancano le posizioni contrarie nella scienza, nella politica e nel mondo scolastico stesso. Come testimonia la posizione espressa dalle associazioni dei presidi che chiede maggior discrezionalità nell’uso ddella protezione personale soprattutto per gli esami orali in programma tra breve.