Il 30 giugno è la data spartiacque per l’assegno unico. Chi non ha ancora inoltrato la domanda dovrebbe in fretta
I primi 6 mesi dell’assegno unico ed universale sono stati scanditi da alcune tappe fondamentali. Dal 1° gennaio 2022 tutti i genitori con figli a carico hanno potuto inoltrare la domanda per l’assegno unico sul portale Inps. I pagamenti sono stati attivati da mese di marzo 2022 per tutti coloro che ne hanno fatto richiesta entro il 28 febbraio 2022. Ed i pagamenti sono arrivati, anche se molti utenti hanno lamentato ritardi ed erogazioni non complete.
L’Inps da parte sua ha risposto che la macchina dell’assegno unico ed universale funziona a regime, e che i ritardi sono stati imputabili principalmente ad errori nella domanda, come ad esempio la trascrizione erronea dell’Iban. Al momento tutte le famiglie con figli che ne hanno fatto domanda hanno ricevuto l’assegno. Fino al mese di giugno c’è opportunità per i richiedenti dell’ultima ora di ottenere soldi in più, ma bisogna rispettare le date.
Assegno unico, attenzione alla data del 30 giugno
Per agevolare il passaggio dagli assegni familiari, tra cui i bonus bebè, bonus mamma domani e gli assegni nucleo familiare, all’assegno unico ed universale, l’Inps ha disposto che tutti i richiedenti fino al 30 giugno 2022 potranno ricevere gli arretrati dal mese di marzo, ovvero il primo di erogazione. La finestra per il rimborso degli arretrati si apre ogni 15 giorni. Di conseguenza è probabile che i pagamenti pr gli arretrati non arriveranno insieme alla tranche del mese di riferimento.
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Chi non ha ancora inoltrato la richiesta per l’assegno unico ed universale dovrebbe provvedere in fretta. Passata la data del 30 giugno si riceverà solo l’assegno mensile, ma non gli arretrati. Per essere più chiari: dal 1° luglio chi richiederà l’assegno unico inizierà a percepire la prima mensilità di agosto, perderà la cifra dei mesi precedenti.
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Si ricorda che l’importo per l’assegno unico ed universale è strettamente vincolato al reddito. Per cui anche le famiglie di fascia alta ne possono beneficiare, ma con una cifra minima. Stesso discorso per chi non ha allegato l’Isee alla domanda. In questo ultimo caso può provvedere ed ottenere i rimborsi entro il 30 giugno.