Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea, hanno prorogato di un anno la validità del certificato verde
La pandemia è sotto controllo da diversi mesi anche se non è ancora stata sconfitta. I dati dicono che il virus circola ancora ma i reparti degli ospedali adibiti ai casi più gravi causati dal Covid continuano a svuotarsi. Oltre ai vaccini a favorire questa fase è anche il clima che non aiuta il virus a trasmettersi facilmente.
Pertanto si va verso una continua e graduale normalità. A partire dal 16 giugno in Italia vanno via anche le ultime restrizioni riguardanti l’obbligo di utilizzo delle mascherine. Sarà possibile fare a meno di indossarle nei cinema, nei teatri e in tutti i luoghi chiusi dove sono organizzati eventi. Resta raccomandato l’utilizzo in caso di assembramenti.
Oltre alle ultime restrizioni sull’uso delle mascherine, è in scadenza a breve anche la validità della certificazione verde. Nella tarda serata di martedì 14 giugno il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno prorogato fino al 2023 la validità del certificato verde.
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La proroga della validità del Green Pass arriva per tenere a disposizione dei cittadini dell’Unione europea uno strumento in grado di facilitare gli spostamenti in caso di diffusione di nuove varianti. Pertanto, la proroga non comporta alcuna restrizione, anzi, gli Stati dell’Unione sono invitati ad astenersi dal limitare la libera circolazione delle persone nel territorio dell’Unione.
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Ogni Stato ha comunque la sua autonomia nel decidere di gestire alcune situazioni di difficoltà legate alla pandemia che possono venire a crearsi. Si ricorda che in nessun paese dell’unione è necessario ad oggi esibire il Green Pass per poter circolare. Soltanto la Francia ha lasciato in vigore il certificato verde che va esibito per entrare nel paese transalpino. Non è più necessario per l’ingresso nei paesi Ue fornire prove di vaccinazione, recupero dall’infezione da Covid-19 o mostrare i risultati negativi dei test.