Si va verso l’allentamento delle misure sulla protezione personale, ma in alcuni contesti l’obbligo delle mascherine sarà prorogato
I dati comunicati dal Ministero della Salute riguardanti la diffusione del virus Covid-19 sono preoccupanti. Infatti nella settimana che va dal 6 al 12 giugno il numero dei contagi è aumentato di quasi 30.000 unità. Anche i decessi sono incrementati, se ne contano 73 in più. Il tasso di incidenza è rapidamente salito al 17,2%, una percentuale che non si registrava da tempo.
A livello decisionale e politico la discussione continua. Si parla con ististenza di prorogare alcune misure di sicurezza, al fine di prevenire la diffusione della sottovariante Omicron 5, molto più contagiosa delle precedenti e in rapido aumento dopo settimane di discesa delle curve epidemiologiche.
Cosa succederà alle mascherine dopo la metà del mese?
Queste le parole del Sottosegretario Costa in un’intervista al TG1. “Con oggi certamente decadrà l’obbligo di mascherine nei luoghi al chiuso, e un segnale importante è stato anche quello di consentire ai nostri ragazzi di svolgere gli esami sia delle medie che della maturità senza mascherina. La riflessione che rimane aperta è quella di mantenere l’obbligo ancora fino a settembre per quanto riguarda i mezzi di trasporto. Questa è l’ipotesi, ovviamente poi la scelta definitiva verrà fatta oggi in Consiglio dei ministri”.
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Dunque il Governo sceglie la strada della gradualità nel percorso verso la normalità. Infatti, l’obbligo dell’uso delle mascherine sarà allungato al 30 settembre su tutti i mezzi di trasporto locale e a lunga percorrenza. Continuà l’obbligo della protezione personale per bus, metropolitane, traghetti, treni regionali e nazionali fino all’autunno. L’obbligo della protezione resterebbe anche nelle srutture sanitarie, ma sarà abolito in cinema, teatri e spettacoli al chiuso.
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Le novità sono presenti per gli studenti che svolgeranno i loro esami a scuola nei prossimi giorni. Infatti l’utilizzo della mascherina durante gli esami di terza media e di Stato sarà soltanto raccomandato secondo le informazioni giunte dopo l’incontro tra il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e quello della Salute Roberto Speranza. Manca la definizione dell’accordo nel Consiglio dei Ministri, a cui seguirà una nota esplicativa per le scuole italiane.
