Può capitare che non si vedano i canali in Tv e sorge spontaneo chiedersi se si debba pagare o meno il canone Rai
Tra i primi beni che si comprano quando si entra in una casa nuova c’è il televisore. Per molti è fondamentale per ritagliarsi quei piccoli momenti di tranquillità e relax per staccare dalla frenetica quotidianità. Ci si tiene aggiornati sulla cronaca, politica e molto altro. Insomma è anche un modo per poter dare uno sguardo a ciò che avviene nel resto del mondo.
Su questo però, per poterlo utilizzare si paga il canone Rai, tassa non proprio ben vista da molti. In particolar modo quando avvengono disservizi o situazioni nelle quali i canali non si riescono proprio a vedere. In questo caso sorge una spontanea domanda: se non si riescono a visionare i canali televisivi, si deve pagare comunque il canone Rai?
Una domanda che sorge spontanea nel momento in cui magari non si riesce a guardare nessun programma su nessun canale. Nello specifico è accaduto a Bari, dove sono stati segnalati a causa di disservizi, l’assenza di canali sul digitale terrestre che non sono più reperibili improvvisamente.
A questo proposito Adiconsum Puglia, ha deciso di richiedere al Governo e alla Rai direttamente, di sospendere il pagamento del canone Rai, in quanto gli utenti pagherebbero per un servizio che non stanno ricevendo. Un fatto che ha incuriosito molti, soprattutto ansiosi di capire quale sarà la risposta e si si possa chiedere o meno di non versare l’importo della tassa.
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C’è un problema però. Il canone Rai non è una tassa che si paga per la visione dei canali in Tv, ma questa tassa si paga sul possesso, nella propria abitazione di apparecchi (che può essere uno o più) che ricevono trasmissioni radio televisive (ovvero trasmissioni che siano su satellite, digitale terrestre o altro).
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Ebbene sì, la tassa riguarda il possesso del televisore, non la ricezione o meno dei canali televisivi. Quindi nel momento in cui, si ha minimo un apparecchio in casa, l’importo dovrà essere pagato comunque.