Reddito di cittadinanza ridotto: come recuperare i soldi

Quando l’importo del reddito di cittadinanza viene ridotto? E in quali casi viene decurtato? Come recuperare i soldi

Reddito di cittadinanza (Foto Adobe)
Reddito di cittadinanza (Foto Adobe)

Da anni ormai il reddito di cittadinanza è al centro di polemiche e discussioni. Tre anni fa il Movimento 5 Stelle lo ha introdotto come aiuto alle famiglie in difficoltà, con la “promessa” di essere solo un supporto nel mentre si era alla ricerca di un lavoro. Lavoro che però per molti non è arrivato. Questo può essere capitato perché non sia presente una grande richiesta nel luogo nel quale si risiede, le offerte non sono compatibili con la propria età o perché si approfitta di quest’opportunità.

Molti i datori di lavoro che lamentano il fatto di non riuscire a trovare dipendenti, anche offrendo un buono stipendio, dando la colpa appunto al reddito di cittadinanza. Tanti casi e molte le opinioni su questo. Ma non perché si riceve questo aiuto si può stare tranquilli, infatti può capitare che durante la percezione del reddito l’importo venga decurtato o ridotto.

Reddito di cittadinanza cosa fare quando l’importo percepito viene ridotto

Soldi (Foto Pixabay)
Soldi (Foto Pixabay)

Da circa tre anni si può percepire il reddito di cittadinanza, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Sin dalla sua “nascita” non pochi i pareri contrari e molti i dubbi che portava con se. Nonostante questo molte famiglie italiane si avvalgono di quest’importo mensile.

Il problema del lavoro però non sembra risolto, anzi a quanto riportato da alcuni titolari di attività, si sarebbe verificato anche la situazione inversa, ovvero gli impieghi ci sarebbero ma nessuno sembra voler accettare l’incarico. Questo, a detta loro, a causa del reddito di cittadinanza.

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Grandi discussioni quindi ruotano intorno alla questione, ma come già detto anche chi lo percepisce non può stare tranquillo. Infatti può capitare che sull’importo versato sulla PostePay, collegata al proprio reddito di cittadinanza, ci siano riduzioni o decurtazioni.

In quest’ultimo caso, la motivazione è nel non poter accumulare i soldi sulla carta. Se nel mese corrente, prima della nuova entrata, l’importo ricevuto non verrà speso completamente, ciò che avanza verrà tolto.

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Nel caso dei tagli, questi avvengono perché probabilmente non c’è stato un aggiornamento di ISEE con il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Le eventualità che si possono presentare a seguito dell’aggiornamento dell’ISEE sono due.

Si potrà ricevere un importo minore nel caso in cui la situazione patrimoniale e reddituale è migliorata (ovviamente si continuerà a percepire il reddito solo nel caso in cui si rispettino ancora i parametri richiesti). Oppure, se la situazione è peggiorata, sempre in ambito del patrimonio e reddito, l’importo verrà aumentato.

Importante quindi presentare sempre un ISEE aggiornato così da evitare di incombere in spiacevoli diminuzioni. Prestare attenzione anche all’importo presente sulla carta, a fine mese ciò che non viene speso non è cumulabile con il reddito del mese successivo.

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