Da parte di Movimento Consumatori arriva una lamentela che potremmo definire aperta riguardo il malfunzionamento nel nostro Paese del cosiddetto sistema RAPEX ovvero quello per l’allerta rapida sulla sicurezza dei prodotti nell’Unione Europea
L’Associazione dei consumatori, nel comunicato stampa ufficiale pubblicato sul sito, racconta di come a partire da una segnalazione di una consumatrice rimasta infortunata a seguito dell’utilizzo di un elettrodomestico siano emerse alcune importanti criticità riguardo proprio il modo in cui il sistema di segnalazione relativo alla sicurezza dei prodotti alimentari e non viene gestito e di come risulti particolarmente lento nel muoversi nel nostro Paese.
Quello che secondo il Movimento Consumatori manca è per esempio un modulo standard, che invece, fanno notare, esiste in Francia, che sia messo a disposizione dei consumatori e delle associazioni per fare una segnalazione al Ministero riguardo l’eventuale controllo da effettuare su prodotti pericolosi per la salute a vario titolo.
Dalla esperienza scaturita dalla Associazione Consumatori Piemonte, che si è trovata a gestire una richiesta di assistenza per un robot da cucina che aveva provocato ustioni gravi, è poi venuto fuori come non ci sia neanche una procedura standard di intervento e di come la Camera di Commercio locale, che è l’organo competente in prima battuta, in realtà non possa lavorare in autonomia.
Sempre raccontando la disavventura della consumatrice piemontese è emerso come l’Aassociazione Consumatori Piemonte abbia, come è prassi, cercato di contattare la CCIAA Cuneo, che però ha inizialmente negato di essere competente e solo dopo un chiarimento con il Mise si è detta disposta a ricevere la segnalazione dichiarando però che non esiste un modulo e che non c’è una procedura formale e che addirittura non c’era mai stata la necessità di “attivarsi in precedenza su segnalazioni di consumatori“.
Nel comunicato viene riportata anche una dichiarazione di Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori che esprime la speranza che questo percorso a ostacoli in cui si sono ritrovati l’Associazione Consumatori Piemonte, la consumatrice rimasta danneggiata e la la stessa associazione Movimento Consumatori sia un caso isolato.
“Andremo a fondo“, prosegue Mostaccio, “dobbiamo farlo nell’interesse generale e non mancheremo di interloquire con tutti i livelli di responsabilità sia amministrativi sia politici, in primis con il viceministro del Mise e presidente del CNCU Pichetto, sperando di poter rassicurare a breve la cittadinanza“.