Abbiamo imparato a vedere nella data del prossimo 30 giugno la data della possibile fine di tutti i vari disservizi del digitale terrestre. Ma che cosa succede a partire dal primo luglio? In realtà cambiano molte cose (di nuovo)
Le date spartiacque per l’implementazione del nuovo digitale terrestre sono almeno due. La prima è stata quella dell’otto marzo quando è iniziato ufficialmente switch off di tutti i canali verso i nuovi standard di trasmissione e poi c’è il 30 giugno che dovrebbe essere l’ultimo giorno di cambiamento.
Per ora sappiamo che gli abitanti di Lazio e Campania sono alle prese con alcuni problemi dovuti proprio a questa piccola rivoluzione ma una volta che si saranno risolti in realtà non sarà davvero finita per tutti. Ecco quindi come affrontare il periodo ponte tra luglio e gennaio dell’anno prossimo.
Digitale terrestre, le prossime tappe verso gennaio
Una data fondamentale per il digitale terrestre nel nostro futuro è sicuramente il primo gennaio dell’anno prossimo. Nel 2023, infatti, verrà ufficialmente attivato il nuovo standard di trasmissione in Italia e in Europa: il cosiddetto DVB-T2. Questo nuovo standard e il percorso di adeguamento dei ripetitori delle varie emittenti è il motivo fondamentale per cui stiamo attraversando questo lungo periodo di canali che vanno e vengono, aggiornamenti alla numerazione e disservizi leggeri o meno.
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Quello che dovrebbe succedere entro il prossimo 30 giugno è una conclusione di tutte le operazioni più problematiche e quindi una attivazione reale della piattaforma che ci permetterà di avere trasmissioni in alta definizione con il nuovo standard. Per affrontare al meglio questo periodo all’apparenza senza cambiamenti è bene continuare a tenere attiva la risintonizzazione automatica. In questo modo, infatti, non rischiate di trovarvi con i canali al buio.
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Quando a partire probabilmente da gennaio dell’anno prossimo avverrà il vero passaggio alla nuova codifica di trasmissione, sarà comunque necessario assicurarsi che il proprio apparecchio sia in grado di ricevere la codifica DVB-T2 HEVC. In realtà non dovremmo avere problemi perché tutti i nuovi decoder e le smart TV di ultima generazione dovrebbero già essere predisposti per ricevere il nuovo standard di trasmissione. Vi ricordiamo che se volete fare una ulteriore prova vi basta verificare se ai canali test 100 e 200 appare una scritta di questo tipo “Test HEVC Main10”. In alternativa potete anche controllare la scheda tecnica dei vostri apparecchi per assicurarvi che siano compatibili.