Tra gli ultimi divertimenti non influenzati dalla tecnologia, il bigliardino rischia di diventare “illegale”. Il motivo fa indignare in molti
Grande bufera quella che vede protagonista il bigliardino. Momento di svago e di divertimento tra amici è tra gli ultimi giochi rimasti e sempre di moda, che non ha ricevuto la grande influenza della tecnologia. Soprattutto in spiaggia è punto di ritrovo delle vacanze, dove sfidarsi in tornei per poter decretare il vincitore. I suoni inconfondibili che emette, dalla pallina quando viene battuta sul bigliardino stesso prima di essere lanciata o il rumore di quando si fa gol, rievocano ricordi nella maggior parte degli italiani.
Ha segnato l’infanzia, adolescenza e continua ad essere il gioco preferito di tanti. Simulando una partita di calcio, attraverso delle stecche si manovrano i “giocatori” in campo. Ovviamente lo scopo è di segnare, facendo gol nella porta della squadra avversaria. Le sue origini si fanno risalire al periodo che va tra la prima e la seconda guerra mondiale, ma incerto il suo inventore. Purtroppo però, il panico si è seminato negli ultimi tempi a causa di un clamoroso motivo.
Penitenze o punti in meno è quello che attende chi “rulla”, tornei che sfidano le amicizie decennali e tifo per la squadra preferita. “Regole” non scritte di un gioco che da tanto tempo è amato da molti.
In questi giorni però sembra che sia a rischio la sua presenza negli stabilimenti balneari. Infatti sembrerebbe che l’Agenzia delle Entrate abbia tassato i possessori di calciobalilla. La situazione sarebbe simile ai possessori di attività con videopoker o slot machines. La questione non riguarda solo i bigliardini, ma anche flipper, carambole, freccette e ping pong.
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Quindi in pratica, questi giochi non potranno essere presenti nell’attività se non dopo certificazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, un “nulla osta di messa in esercizio”. La sanzione prevista per i “trasgressori” è di 4 mila euro. A giorni si attendono novità però per quanto riguarda i calciobalilla ad uso gratuito e per quelli presenti ad esempio nei circoli privati.
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Si è comunicato però anche che per adempiere alla normativa, sarà sufficiente un’autocertificazione. Una situazione che ha generato panico ma che potrebbe avere una soluzione molto presto, non rischiando così di non trovare nella spiaggia dove si passano le vacanze, il gioco preferito: il bigliardino.