Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno alla lotta alla povertà. Per ottenerlo occorre rispettare diverse condizioni
Il reddito di cittadinanza è la misura di sostegno alla lotta alla povertà in vigore in Italia dal 2019. La misura ha come parametro di riferimento la cifra considerata soglia di povertà a livello europeo. Si tratta di 780 euro per la singola persona. Nello caso specifico del reddito di cittadinanza, il percettore singolo riceve 500 euro di credito su una apposita carta di pagamento di 500 euro.
Ulteriori 280 euro sono erogati a copertura parziale di un eventuale affitto della casa principale. La misura è spesso al centro del dibattito politico tra chi è contrario ad un sussidio e chi punta il dito sulle frodi. La spesa pubblica annua del reddito di cittadinanza si aggira intorno a poco meno di 7 miliardi di euro.
Reddito di cittadinanza, occhio alla carta
Il credito caricato sulla carta può essere utilizzato soltanto per le spese ritenute di necessità come gli alimentari, i farmaci, le utenze. Tuttavia, è importante annotare il fatto che non è possibile cumulare credito di mese in mese. Ciò vuol dire che il credito caricato mensilmente sulla carta va consumato entro il mese. Infatti, non esiste possibilità che si cumuli con la ricarica del mese successivo.
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Ciò che rimane, infatti, viene azzerato alla fine del mese e successivamente avverrà una nuova ricarica. Ciò che non è speso, in pratica, rientra nelle disponibilità delle casse statali. Ciò accade perché si parte dal presupposto che coloro che chiedono il reddito di cittadinanza si trovano in condizioni tali da non permettersi di non spendere l’intero ammontare del credito della carta.
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Non sono mancate anche situazioni di frodi legate alle richieste illegittime del reddito. Su questo punto si basano i tentativi di eliminare il reddito di cittadinanza che sono ripresi negli ultimi tempi da parte di alcune forze politiche contrarie ai sussidi per sostenere la povertà.